Secondo i dati delle autorità sanitarie di diversi Paesi una nuova variante del virus Sars-CoV-2, responsabile dell'infezione, si sta diffondendo velocemente. In particolare in Asia. In contemporanea, in Italia si registra un raddoppio dei casi di Covid. E sui giornali impazzano titoli che strizzano l'occhio alla diffusione di una variante che sarebbe responsabile di questa nuova crescita della curva dei contagi. Ma non solo. Si legge anche della possibilità che questa nuova variante possa eludere il sistema immunitario o i vaccini. Verità, fake news, o imprecisioni derivanti dalla voglia di sensazionalismo? L'Espresso ha chiesto lumi a Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma.
Covid e nuove varianti, cosa c'è di nuovo?
"Ciò di cui stiamo leggendo e sentendo parlare è una nuova variante che si sta diffondendo prevalentemente in Asia ed è chiamata Lp.8.1. Nuova come variante, ma derivante dalla 'vecchia' Jn1, quella che dopo la Omicron ha creato un gruppo a sè stante. In realtà non è una novità. La sua presenza infatti è nota già da luglio 2024, quando si era diffusa in Uk e Usa".
La nuova variante Lp.8.1 rappresenta un pericolo per la salute?
"L'organizzazione mondiale della sanità dice che al momento non ci sono caratteristiche cliniche che facciano pensare a qualcosa che ci possa disturbare dal punto di vista clinico. Come tutte le varianti anche Lp.8.1 è dovuta a una mutazione casuale del virus e si sta diffondendo. Ma non è in grado di eludere il sistema immunitario. Ricordiamo che il suo capostipite è la variante 'Jn1' la quale è compresa all'interno dei vaccini che sono stati resi disponibili a suo tempo”.
Quindi chi si era vaccinato per il Covid o aveva contratto l'infezione non deve temere la nuova variante?
“Le varianti del virus sono diverse dalle precedenti solo in una piccola parte, mentre il resto delle componenti del virus è costante e ben riconoscibile dal sistema immunitario. L'uomo ha una memoria immunologica che permette al sistema immunitario di intercettare la parte costante, riconoscere il virus e attaccarlo con gli anticorpi per proteggere il nostro organismo. Quindi chi si è vaccinato è protetto”.
Ma allora il raddoppio dei casi di infezioni da Covid che si registrano in Italia?
“Dobbiamo abituarci all'idea che Sars-Cov-2 sia endemico, un po' come il virus dell'influenza, e al fatto che possa variare in continuazione. Il raddoppio dei casi di Covid in Italia? Sì c'è, ma non è connesso a questa nuova variante. E' dovuto all'endemia del virus. Quindi sostenere che la nuova variante, che sta girando in Asia, è correlata con il raddoppio dei casi nel nostro Paese è la cosa più sbagliata che si possa fare, perché non ha fondamento scientifico”.