La notizia che a breve Instagram attiverà anche in Italia i profili per teenager ha sollevato molti interrogativi: si tratta di un vero cambiamento o di una soluzione superficiale, che non risolverà i problemi legati alla sicurezza online dei più giovani? La piattaforma social punta a garantire un'esperienza sicura e protetta per i minori di 16 anni, limitando i rischi legati ai contenuti inappropriati e alle interazioni con estranei. Ma cosa accadrà concretamente?
Le novità
Instagram ha annunciato che, a breve, implementerà account con protezioni integrate automaticamente anche per gli utenti italiani sotto i 16 anni. Tra le novità principali, ci saranno restrizioni su chi può contattare i teenager e sui contenuti visibili. Gli account dei ragazzi saranno automaticamente privati, con la possibilità di essere visualizzati solo dai follower accettati. Inoltre, le nuove impostazioni limiteranno le interazioni solo con persone conosciute e sospenderanno le notifiche tra le 22 e le 7 per favorire il riposo notturno.
Instagram prevede anche che, dopo 60 minuti di utilizzo quotidiano, i teenager riceveranno un promemoria che suggerisce di uscire dall’applicazione, incentivando così un uso moderato. Un'altra importante funzionalità è la “parola nascosta”, che aiuta a filtrare i commenti offensivi e a ridurre il fenomeno del cyberbullismo.
Il ruolo dei genitori: nuovo controllo o solo pseudoprotezione?
I genitori avranno ora la possibilità di configurare la funzione di supervisione, per monitorare in tempo reale l’attività dei figli su Instagram. Per i minori di 16 anni, dovranno autorizzare l’uso delle impostazioni meno protettive, se lo desiderano. In caso di ragazzi tra i 16 e i 18 anni, la supervisione consentirà ai genitori di approvare qualsiasi modifica alle impostazioni, indipendentemente dall'età del figlio. Tuttavia, queste nuove possibilità di controllo sollevano la questione se si tratti di una vera protezione o di un’iniziativa che rischia di limitarsi a una misura superficiale, senza affrontare i problemi più profondi legati alla cultura digitale e al comportamento degli adolescenti.
Sicurezza online: verifica dell’età e problemi di privacy
Un aspetto critico delle nuove misure riguarda l’autenticazione dell’età. Attualmente, Instagram utilizza l'intelligenza artificiale per stimare l'età degli utenti analizzando i loro comportamenti. In alcuni casi, è richiesta la verifica tramite documenti d'identità o video selfie. Tuttavia, l'implementazione di una verifica dell’età più rigorosa, come la scansione obbligatoria di un documento d'identità, potrebbe garantire una maggiore accuratezza, ma solleva preoccupazioni legate alla privacy e alla gestione dei dati personali. Gli esperti, infatti, mettono in guardia sui rischi di una gestione non adeguata delle informazioni sensibili dei minori.
Social media e adolescenza: un mordi e fuggi che non aiuta la crescita
A sollevare perplessità non sono solo le misure di sicurezza, ma anche il modo in cui i teenager interagiscono con i social media. Secondo Adelia Lucattini, psicoanalista ed esperta di bambini e adolescenti, la maggior parte dei giovani utilizza Instagram in modo passivo, limitandosi a fruire dei contenuti postati da altri. I contenuti sono progettati per essere consumati in pochi secondi, favorendo un tipo di interazione superficiale che riduce la capacità di concentrazione su contenuti complessi. Questo "mordi e fuggi" rischia di influire negativamente sulla capacità dei giovani di approfondire temi importanti e di sviluppare una riflessione critica.
Genitori e cultura digitale: sanno cosa accade online ai loro figli?
Un altro problema importante riguarda la consapevolezza dei genitori. Secondo Lucattini, molti adulti non comprendono appieno i rischi legati all’uso dei social media da parte dei figli. Spesso banalizzano la presenza dei ragazzi online, senza rendersi conto dei riflessi positivi e negativi che i social possono avere sulla loro vita. La facilità con cui i genitori accettano la presenza dei figli sulle piattaforme digitali può contribuire all’allontanamento dalla socializzazione fisica e reale, con effetti potenzialmente dannosi sullo sviluppo emotivo e relazionale.
Protezione o controllo eccessivo? Il dilemma delle nuove funzionalità
Anche se Instagram offre nuove opzioni di supervisione, tra cui la possibilità di visualizzare gli utenti con cui i figli scambiano messaggi (senza leggere il contenuto), fissare limiti di tempo per l'uso dell’app e impedire l'accesso a Instagram in determinati momenti della giornata, il vero problema rimane la natura del controllo. I genitori saranno in grado di utilizzare questi strumenti in modo efficace o finiranno per applicare un controllo troppo rigido e invadente? E soprattutto, quanto questi strumenti saranno davvero utili per educare i ragazzi a un uso consapevole e sicuro dei social media?
Un vero cambiamento positivo per la sicurezza online?
Le nuove funzionalità di Instagram per i teenager, sebbene promettano di offrire un’esperienza più sicura, sollevano molte questioni. Dalle preoccupazioni sulla protezione dei dati personali alla superficialità dell’uso dei social media da parte dei giovani, queste modifiche sembrano rispondere solo in parte ai problemi reali legati all’interazione online. Sarà interessante osservare come i genitori adotteranno questi strumenti di supervisione e se effettivamente queste nuove misure porteranno a un cambiamento significativo nel comportamento digitale dei teenager.