L’estate è iniziata da poco, ma ha già dato un assaggio dei tanti incendi che coinvolgeranno l’Italia nei prossimi mesi. Il caldo non farà altro che amplificare un’emergenza che ormai è diventata una tragica abitudine. Eppure, molte Regioni non sono ancora attrezzate. “Umbria, Molise e Puglia”, per esempio, sono ancora senza “flotte aeree regionali”, ha denunciato il capo dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, in audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità.
Quello delle flotte aree anti incendi è un problema che persiste già dagli scorsi anni. “Ciò che interessa alla Commissione - ha spiegato Ciciliano - è principalmente la Puglia perché in questo momento le gare che sono state bandite più volte in Regione per l'acquisizione di una flotta regionale impattano in maniera importante sulle isole Tremiti e quindi l'intervento che dovesse essere necessario per quanto riguarda lo spegnimento di incendi sulle isole Tremiti dovrà per forza essere realizzato dalla flotta aerea di Stato che in supporto alle Regioni lavora durante tutta la campagna d'antincendio boschivo e che viene ovviamente governata e coordinata da chi vi sta parlando”.
In Puglia, da anni, le gare vanno deserte o falliscono. Solo nell'estate del 2024, in Puglia si sono verificati 2.300 roghi. La legge quadro, come ha ribadito il numero uno della Protezione civile, assegna a Regioni e province autonome il compito di programmare la prevenzione e la lotta attiva agli incendi. Ma quando questi compiti non vengono adempiuti, o non si riesce ad attrezzare una flotta minima, è lo Stato centrale a dover intervenire in emergenza, spesso con ritardi e disagi.