Sostenibilità
14 agosto, 2025È piccolo, silenzioso, innocuo. Scala i muri con ventose da Uomo Ragno. E ha un grande pregio: è ghiotto di zanzare
Assomiglia a un mini dinosauro, ma può ricordare benissimo anche l’Uomo Ragno per la sua capacità si starsene appiccicato alle pareti e ai soffitti. Il geco è un delizioso animaletto autoctono, che rappresenta la vera arma biologica contro le zanzare. Non ne abbiate paura, non scacciatelo e non uccidetelo, per carità. Non è nocivo per l’uomo, solo per gli insetti volanti che ci pungono, o per quelli fastidiosi come le mosche.
È il miglior compagno per le serate estive all’aria aperta. Sa bene che le luci accese attirano gli insetti, il suo cibo preferito, e lui compare silenzioso, attaccato al muro vicino alla lampada con le sue zampine a ventosa, in attesa di ingurgitare più cibo possibile. In inverno il geco va in letargo, si nasconde negli anfratti dei muri per poi rispuntare appena le temperature aumentano. Il suo peggior nemico è il gatto che, da buon predatore, non riesce a trattenersi, e spesso lo cattura uccidendolo, come fa con topini e lucertole. Può capitare di vederne qualcuno con la coda mozzata: si tratta di una difesa che il geco può mettere in atto una sola volta nella vita. Quando è in pericolo, per esempio perché un gatto sta per agguantarlo, lancia via un pezzo di coda che continua a muoversi, attirando l’attenzione del felino mentre l’animale si mette in salvo.
Sfatiamo il mito che la coda ricresca: non è così. «Le vertebre della coda non rinascono, quella che ricresce è una struttura fibrosa che sembra la coda», spiega Paolo Selleri, vicepresidente dell’Associazione nazionale dei veterinari. «Il geco può giocarsi una sola volta nella vita la chance di salvarsi da un predatore, lanciando via il pezzo finale della sua coda». Questi piccoli rettili misurano al massino quindici centimetri compresa l’estremità caudale, sono protetti e non possono essere tenuti in cattività. Vivono cinque o sei anni e si riproducono fino a tre volte l’anno, deponendo le uova negli stessi anfratti dove vanno a nascondersi nel periodo invernale. I piccoli rettili vengono al mondo in estate e quindi è facile di questi tempi vederne uno piccolo che comincia ad avventurarsi sulle pareti di casa alla ricerca di zanzare.
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