Speciale Sostenibilità - Antropocene
Innovazione e circolarità nel biocarburante da oli di recupero
Come DP Lubrificanti sta cambiando il mercato del biocarburante: Da 40.000 a 120.000 tonnellate di Biodiesel per un futuro più sostenibile
Storicamente guidata dall’ingegnere Fabrizio Corcos, oggi presidente onorario, la DP Lubrificanti è stata la prima realtà italiana a produrre biocarburante da olii di recupero valorizzando il core business in un’ottica di economia circolare. Dal 2021, la DP Lubrificanti è stata acquisita al 100% da Essential Energy Group di Federico Pucciariello, leader in Argentina nella produzione di biodiesel e bioetanolo, e da Leonardo Bongiovanni, in qualità di Amministratore Delegato. L’ingresso dei nuovi soci ha favorito la crescita produttiva della DP Lubrificanti, che ha incrementato la produzione passando da 40.000 tonnellate annue di biodiesel a circa 90.000, grazie all’integrazione verticale con il Gruppo EEH, alla rinnovata visione manageriale dell’AD e alla guida dell’impianto da parte dell’ingegnere Alessandro Pergola e il suo team.
L’obiettivo aziendale per il 2025 è di superare le 120.000 tonnellate annue di biodiesel. Grazie all’impiego di avanzati sistemi tecnologici, l’impianto industriale, che conta una capacità produttiva massima di 160.000 tonnellate, offre elevati standard di produzione. Anche per i nuovi investimenti l’azienda ha prestato grande attenzione ai temi ESG per ridurre al massimo il proprio impatto ambientale, prevedendo l’ampliamento dell’attuale superficie produttiva e di stoccaggio da 40.000 mq a 65.000 mq, che permetteranno lo sviluppo delle attuali linee di business e la possibilità di incrementare le proprie quote di mercato nazionali ed estere.
Economia circolare e sostenibilità ambientale sono sempre state al centro della visione e dello sviluppo di DP, che utilizza esclusivamente oli esausti da frittura, oleine e grassi animali di categoria 1 e 2 per produrre il biodiesel. Uno dei risultati più importanti raggiunti dalla DP Lubrificanti è è l’approccio sostenibile in ogni fase del processo. Il biodiesel, infatti, è prodotto a partire da “materie prime seconde”, ovvero materiali di scarto che, se non recuperati, comporterebbero elevati costi di smaltimento. Il processo produttivo riduce i rifiuti ai soli fanghi del processo di depurazione delle acque, che vengono disidratati ed essiccati per minimizzarne il quantitativo, e i sali derivanti dalla distillazione della glicerina. La maggior parte dei materiali è venduta o riutilizzata all’interno del processo stesso.
Ad esempio, dal punto di vista energetico, l’azienda utilizza una parte del glicerolo prodotto durante il processo di transesterificazione per alimentare, insieme ai reflui industriali del ciclo produttivo, due digestori anaerobici che producono biogas, successivamente inviato ad un cogeneratore per produrre energia elettrica. Anche a livello di emissioni, il biodiesel prodotto nel 2023 ha permesso un risparmio di oltre l’83% in termini di emissioni di CO2 rispetto alla produzione di gasolio, quantificabile in circa 150.000 tonnellate di CO2 non emesse, secondo i dati e le metodologie di calcolo definite dal Decreto Interministeriale 14.11.2019 e dal Decreto M.I.S.E. 10.10.2014.
Con l’integrazione verticale ed i nuovi investimenti in corso, sia l’AD Leonardo Bongiovanni che il socio di maggioranza Federico Pucciariello sono fiduciosi di conseguire un’ulteriore crescita aziendale, creando nuovo valore per le persone e portando benefici al comprensorio industriale di Aprilia.