Televisione
23 ottobre, 2025Il procedimento era in corso da tempo e si riferisce a una puntata di Report dell'8 dicembre del 2024. Questa mattina Sigfrido Ranucci aveva parlato di "qualcuno" che "sta armando il Garante per punire Report e dare un segnale esemplare a altre trasmissioni"
Il Garante per la privacy ha multato per 150 mila euro la Rai per gli audio delle conversazioni tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie, Federica Corsini, trasmesso da Report lo scorso 8 dicembre. Una multa che era nell’aria, evocata già da Sigfrido Ranucci questa mattina — 23 ottobre — durante una conferenza stampa organizzata al Parlamento europeo di Strasburgo. Il procedimento era in corso da tempo, ma ora — a meno di una settimana dall’attentato subito dal conduttore di Report — assume un sapore leggermente diverso.
La sanzione di 150 mila euro, scrive il Garante, è dovuto alla “violazione di alcune disposizioni del Codice della Privacy, del GDPR e delle Regole deontologiche relative ai dati personali nell'esercizio della professione giornalistica”.
"La sanzione si riferisce al procedimento, avviato nel dicembre 2024 e definito in esito a completo contraddittorio — spiega nel dettaglio il Garante — riguardante la diffusione di un audio relativo ad una conversazione telefonica tra il dott. Gennaro Sangiuliano e sua moglie la dott.ssa Federica Corsini, mandato in onda l'8 dicembre 2024 nel corso della trasmissione ‘Report, di cui la Rai è editore”. "Sempre nel corso dell'odierna riunione, ma nell'ambito di altro procedimento — continua —, il Garante ha dichiarato infondato il reclamo di Sangiuliano nei confronti di alcune testate giornalistiche per il contenuto di articoli che avrebbero violato la propria sfera personale e privata”.
Le parole di Ranucci di questa mattina, a differenza dei toni più concilianti avuti negli scorsi giorni, erano state particolarmente dure. Aveva parlato di una “solidarietà bipartisan” che si sta “rivelando ipocrita”. Di “qualcuno” che “sta armando il Garante della privacy per punire Report e dare un segnale esemplare a altre trasmissioni”. E aveva chiesto che “il Garante europeo verifichi come sta operando il Garante della privacy italiano, perché sembra agire come un'emanazione del governo”. sotto
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