Televisione
3 novembre, 2025Nello studio di "Verissimo" lacrime, famiglia e tanto tanto cuore. Ecco la nuova, si fa per dire, ricetta dell'intrattenimento firmata Berlusconi jr
C'era una volta, in un tempo percepito lontano, una figura gentile dalla vocina stridula che parlava di cuore e famiglia in una poltrona immobile come un motore, messa lì apposta per compensare gli eccessi di una rete che del trash aveva fatto il suo fiero pasto. Se da una parte c’era il Ken umano, le baruffe chiozzotte e i rosari corali, dall’altra arrivava Silvia Toffanin, stretta nei suoi capelli, sull’altro piatto della bilancia degli ascolti. Il suo “Verissimo” pescava a caso dal barile dell’inutile perché per ridare il cuore televisivo all’omino di latta serviva una Dorothy dalle scarpette rosse e abito di seta.
Ma all’improvviso la strega cattiva del trash viene spazzata via dal tornado Pier Silvio, e la giornalista di Bassano Del Grappa si ritrova con un regno formato autostrada. Ed è qui che la faccenda si complica, perché laddove scompare il confronto obbligato, l’assenza di peso si fa sentire.
La conduzione piccola di Toffanin diventa il diversamente trash di Canale 5, neanche fosse una lavatrice elegante impostata sul lavaggio rapido. L’educato contenitore del sabato pomeriggio pesca da quel che passa il convento, Grandi fratelli, gli amici solo quelli di Maria e poi soap turche, sprazzi di cronaca, punte di gossip e soprattutto devozione per la famiglia tutta.
C’è la show girl che è riuscita a conoscere l’amore più vero, quello di madre. Poi una coppia nata nella Casa del Gf, che sogna un figlio come «il regalo più grande».
C’è l’ex fidanzata di “Temptation Island” che ha tradito con un tentatore ma lo confessa con il cuore in mano, la tassa della figlia di Sgarbi che, nella scenografia sobria come "Moulin Rouge", racconta la malattia del padre, le colpe della compagna e la privacy pazienza.
E c’è anche l’attrice delle fiction di punta, ospitata con una media trimestrale neanche fosse l’Iva periodica, che arriva finalmente con la mamma, perché la mamma è il diamante più bello della casa. Siccome però questo salotto di educazione affettata che promuove il groviglio di sentimenti senza nodi non bastava al buon nome della rete, viene promosso in una sua versione fintamente adulta persino in prima serata, con gli speciali monografici di “This is me”. Dove si piange allo stesso modo, si esaltano figli e matrimoni, l’amore trionfa implacabile, ma per cambiare registro si passa dalla poltrona al divano.
Alla consacrazione definitiva mancava solo l’imitazione, e guarda caso arriva anche quella, provvidenziale, di Vincenzo De Lucia, che consolida Silvia Toffanin e le sue due espressioni, con o senza lacrima sul viso. E mentre lo zucchero si fa vezzo, il mago di Oz gongola soddisfatto. Sperando che nessuno apra la tenda dietro cui si nasconde.
DA GUARDARE
La seconda stagione vale quanto la prima: “Lo spaesato (Rai Due) con un Teo Mammucari finalmente al posto giusto, è una parentesi di sollievo in un mare di programmi tutti uguali. Gentile e ironico, rende giustizia anche ai borghi italiani solitamente radiografati dal primo che passa.
MA ANCHE NO
Il gran pasto di Garlasco riserva derive inaspettate. A partire dalla novella star di questi strani tempi, ovvero l’avvocato Lovati. L’ex legale di Andrea Sempio ha lo stesso manager di Federico Fashion Style, Anna Pettinelli e Vera Gemma. Quindi praticamente un luminoso futuro televisivo. Ovviamente dietro le spalle.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Schiava virtuale - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 31 ottobre, è disponibile in edicola e in app



