È uno scontro aperto, che dura ormai da mesi, quello tra il governo Meloni e il programma di Rai 3 "Report" condotto da Sigfrido Ranucci. Dopo le roventi polemiche degli ultimi giorni, relative ai tagli di ben quattro puntate per la stagione televisiva 2025-20206, il programma d’inchiesta più virale del servizio pubblico torna a far parlare di sé. A scrivere un post Facebook è lo stesso Ranucci, che riferisce di una richiesta di risarcimento da 100 mila euro da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari.
Un'azione legale, quella della esponente governativo di Fratelli d’Italia, intrapresa dopo l'inchiesta "All'Armi siam banchieri!" di Giorgio Mottola, che ha ricostruito la scalata del Monte dei Paschi su Mediobanca. L’approfondimento di Report si focalizzava su un presunto incontro avvenuto per dare il via libera del governo alla scalata di Mps a Mediobanca, che sarebbe avvenuto a Palazzo Chigi tra rappresentati di due banche d'affari e, quelli dell'esecutivo, Giovanbattista Fazzolari e Gaetano Caputi, capogabinetto di Palazzo Chigi che segue i dossier finanziari. Da qui la richiesta del sottosegretario - secondo quanto scrive Ranucci su Facebook - proprio alla Rai, l’azienda che ha messo in onda il servizio. La motivazione, secondo Fazzolari, sarebbe chiara: aver subito un danno reputazionale.
Il post di Ranucci ha scatenato, come prevedibile, polemiche social e parole dure da parte della presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia che ha definito la richiesta di Fazzolari ‘’una nuova pagina nera del governo Meloni rispetto alla libertà di stampa’’. Floridia, da sempre vicina alle battaglie di Report e del suo conduttore, ha incalzato apostrofando Fazzolari come ‘’il 'custode' dei rapporti con l'informazione, che usa il suo ruolo per intimidire giornalisti e trasmissioni scomode’’.
Dura la condanna anche da parte degli esponenti M5s in commissione di Vigilanza Rai secondo i quali ‘’si cerca solo di spegnere ogni voce libera’’. Clima sempre più teso, dunque, quello che si respira nella tv di Stato. Ranucci, agli occhi di alcuni dirigenti, sta diventando sempre più un problema. Non è stata in alcun modo gradita la sua protesta in occasione della presentazione dei palinsesti a Napoli. C’è chi scommette che la graduale riduzione delle puntate, che effettivamente sulla carta c’è, sia solo un punto di partenza per indebolire la solida struttura di Report. All’orizzonte, per il giornalista, una clamorosa offerta che già nelle scorse settimane sarebbe arrivata da altri player. Per ora ancora fantatelevisione, anche se la pazienza del giornalista sarebbe giunta al limite.