Dopo la Rai è la volta di La7: la presentazione dei nuovi palinsesti televisivi è ormai prerogativa di ogni inizio estate. La rete del patron Urbano Cairo, diretta da Andrea Salerno, ha presentato la propria offerta televisiva per la stagione 2025/2026. Tante conferme, pochi stop e alcune novità. La7 ha appena vissuto l’anno migliore, in termini di ascolti, della sua storia. L’arrivo del procuratore Nicola Gratteri, che in quattro puntate terrà le sue ‘’Lezioni di Mafie’’, e il nuovo format dello scrittore Roberto Saviano, che condurrà sei puntate di ‘’La Giusta Distanza’’, puntano a rosicchiare altro share alle emittenti rivali.
Apertura anche al mondo del cinema con un esperimento, per ora in puntata unica ma eventualmente replicabile, con l’attore Fabrizio Gifuni che in una serata speciale, con la collaborazione di Gherardo Colombo, racconterà la storia della loggia massonica P2. Ancora, Ezio Mauro torna in prime time con le biografie su Putin e Papa Francesco. Si aggiunge alla squadra La7 anche Gerardo Greco. Giornalista e conduttore di lungo corso, per anni è stato volto di Agorà su Rai 3, con un successivo e breve esperimento a Mediaset non perfettamente riuscito. Entrerà ora a far parte della squadra di conduzione di Omnibus, abituale programma del primo mattino.
Stop, almeno momentaneo, per Flavio Insinna. L’esperimento dei game, del resto, non ha ma entusiasmato il pubblico di La7. Anche il tentativo fatto da Caterina Balivo prima del ritorno in Rai, non aveva sortito i risultati sperati. Nel merito, la macchina produttiva di questo genere di programmi ha costi eccessivi rispetto al rientro economico in termini pubblicitari e di share. Tema di queste settimane, messo in campo dallo stesso protagonista, è stato quello del possibile addio di Enrico Mentana. Invece, sembra aver retto il contratto in corso che lo lega all'azienda di Cairo fino al 2026. Per il patron non ci sono dubbi ‘’quando arriverà il momento ci parleremo e ci terrei che rinnovasse, comunque. C'era uno spot che diceva 'con quella bocca puoi dire ciò che vuoi'. Io per lui avrei pensato una cosa tipo il Letterman Show, lui sarebbe bravissimo anche in quello, ma lascio fare a lui, nel senso che non voglio forzare le cose" ha chiarito.
Conferma scontata anche per Lilli Gruber con Otto e Mezzo e per tutta la settimana dei prime time che si apre il lunedì con Corrado Augias e La Torre di Babele, prosegue il martedì con Giovanni Floris e diMartedì, il mercoledì con Aldo Cazzullo e Una Giornata Particolare, giovedì con Corrado Formigli e Piazzapulita, venerdì con Diego Bianchi e Propaganda Live. Weekend tutto con Massimo Gramellini e il suo celebre In altre Parole. Anche per quanto riguarda Il day time confermate tutte le produzioni di successo: Omnibus con Gaia Tortora e Alessandra Sardoni, Coffee Break di Andrea Pancani, L'Aria che Tira di David Parenzo, Tagadà di Tiziana Panella, che ha conquistato il pomeriggio fino alle 17.30. Formigli, peraltro, ha rinnovato il suo contratto fino al 2030: "È la rete più libera e indipendente", ha dichiarato.
Vera provocazione è arrivata dallo stesso Cairo che, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha sottolineato come La7 si meriterebbe parte del canone: "Una cosa giusta: sicuramente facciamo molto servizio pubblico, molte informazioni, basta ricordare anche periodi tristi come durante il Covid e poi quando è cominciata la guerra in Ucraina con il diario di guerra di Mentana insieme a Dario Fabbri e in tantissime altre occasioni". Questo "sicuramente testimonia come potrebbe essere giusto che noi avessimo anche, non dico chissà cosa, ma insomma anche una parte piccola di canone per il servizio pubblico che facciamo per i nostri telespettatori e per tutti i telespettatori italiani". Una provocazione che, nei prossimi mesi e forse anni, farà molto discutere.