'Non fateci fare gli straordinari'. E' il singolare slogan ideato per i suoi manifesti pubblicitari da un'agenzia di onoranze funebri campana. L'agenzia opera nella provincia di Napoli, esattamente in quella porzione di territorio compreso tra i comuni di Qualiano, Villaricca e Giugliano. Roberto Saviano nel suo libro Gomorra l'ha definita la "Terra dei fuochi". I fuochi sono quelli prodotti dalla combustione dei rifiuti industriali tossici che, quotidianamente vengono appiccati illegalmente nelle campagne e lungo le strade che collegano questi piccoli comuni tra Napoli e Caserta. Lo smaltimento a costo zero di rifiuti industriali è oramai un business incontrollato e molto redditizio, gestito prevalentemente dalla camorra.
La giovane ideatrice dello slogan si chiama Rosanna Salvato, ha una laurea in architettura e molta voglia di cambiare le cose. "L'idea" racconta Rosanna "mi è venuta quando papà mi ha chiesto di aiutarlo a pubblicizzare la sua agenzia di onoranze funebri." Il problema dei fumi tossici che diffondono diossina nell'atmosfera, in quelle zone, è particolarmente sentito. L'azienda Salvato si occupa di morti. E non è stato difficile per Rosanna verificare, consultando i dati dell'archivio, come negli ultimi dieci anni la mortalità infantile nelle zone limitrofe all'agenzia è stata insolitamente alta. È così che il giovane architetto decide di unire le due cose, pubblicità e denuncia.
"La morte è un fatto naturale" racconta a l'Espresso il signor Salvato "ma procurarla è criminale. Anche io vivo in questa terra martoriata dai roghi tossici, qui vive la mia famiglia e i miei figli. Se vogliamo continuare a restare qui, dobbiamo fare qualcosa per risolvere questo problema." Solo tra le salme giunte all'agenzia di onoranze funebri Salvato, negli ultimi dieci anni, i casi di bambini morti a causa di leucemie sono più di 15.
Ad oggi i dati allarmanti circa l'elevata mortalità per patologie oncologiche nelle zone in oggetto, provengono, per lo più, da medici come il dott. Luigi Costanzo, medico di famiglia, e come il dott. Antonio Marfella, tossicologo e oncologo dell'istituto nazionale tumori IRCCS "Fondazione G. Pascale" . Il loro appello è rivolto alle istituzioni e a tutti i medici che operano sul territorio: "Dovete uscire dagli ambulatori, così come ha fatto la chiesa dalle sacrestie, per denunciare quello che sta accadendo." Lo Stato, anche in questo caso, è infatti lontano. Spiega il dott. Costanzo: "le istituzioni minimizzano il problema. Il ministro della salute Renato Balduzzi, anticipando alcune conclusioni del gruppo di lavoro del ministero della salute sulla situazione sanitaria delle zone denominate Terra dei fuochi, ha dichiarato che non esiste correlazione diretta e certa tra l'incremento di patologie oncologiche e i roghi di rifiuti tossici." Ma secondo i dati diffusi recentemente dall'istituto Pascale di Napoli, l'incremento di mortalità per tumori negli ultimi vent'anni nella provincia di Napoli è del 47% per gli uomini e del 40% per le donne.
"E' imbarazzante che i medici di famiglia non trovino il coraggio di uscire allo scoperto per denunciare ciò che sta accadendo. Nell'ultimo anno" conclude il dott. Costanzo, "tra i miei pazienti ho dovuto assistere a tre aborti di ragazze in giovane età per gravi malformazioni del feto. Io dico no. Io non ci sto."