L’allarme del documento della Ong Ilga per il Parlamento europeo. Che sull’esecutivo italiano non usa mezze parole: «La premier è conosciuta per la sua visione dichiaratamente anti-Lgbt»

L'Europa riscopre con ferocia la prigionia del mito della virilità. Aumento di discorsi d'odio, aggressioni, omicidi e suicidi. Il 2022 è stato un anno armato e violento contro la comunità Lgbt. «Il peggiore degli ultimi dieci anni» specifica la relazione di Ilga Europe per la Commissione Affari sociali del Parlamento europeo. La comunità arcobaleno si sente insicura ovunque. Non succedeva da tempo, sottolinea la sezione europea dell’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association. Nel rapporto la conferma che l'incitamento all'odio verso la comunità Lgbt ha conseguenze nefaste portando nella vita delle persone una violenza «sempre più pianificata e mortale». Un anno scandito da attacchi terroristici dentro i luoghi di ritrovo della comunità come bar e discoteche. E di disumanizzazione delle persone trans in paesi come Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

 

La situazione italiana.
La capacità della politica italiana di sconfinare nella farsa quando si tratta di diritti preoccupa l'Europa. Così, episodi e frasi pronunciate dai politici che nel nostro dibattito pubblico vengono in fretta etichettate come “battute”, diventano materia di analisi per gli osservatori stranieri: dalle crociate dei parlamentari contro “il gender” alle richieste di censura per un cartone animato con una coppia di animali dello stesso sesso. Secondo il report Ilga, queste frasi contribuiscono a creare un clima ostile nei confronti dei membri della comunità Lgbt. Lo stesso clima che porta all'incremento della violenza fisica.

 

Il rapporto si concentra nel day after delle elezioni che a settembre hanno visto la vittoria di Fratelli d'Italia. Le parole del deputato Federico Mollicone che, interrogato dai cronisti di San Marino circa la sua richiesta di eliminare l’episodio di Peppa Pig con una famiglia arcobaleno con due mamme, aveva risposto spiegando che «le coppie omosessuali in Italia non sono legali, non sono ammesse». E ancora Lucio Malan, sempre di Fratelli d'Italia, capogruppo al Senato: «Delle nozze gay nessuna traccia» specificava durante la trasmissione radio “Un Giorno da Pecora”, ma sull'omosessualità «nella Bibbia c'è scritto di peggio e anche in modo più esplicito: l'omosessualità è un abominio». Arrivando fino ai camion-vela noleggiati dall'associazione anti-Lgbt ProVita che hanno percorso le vie di Sanremo durante il Festival con la scritta: "Basta ideologia gender e propaganda Lgbt sul servizio pubblico: aboliamo il canone Rai".

 

Il report passa dalle parole ai fatti, elencando una serie di episodi che raccontano come nel tessuto di prossimità le persone Lgbt paghino un livello di conflittualità non indifferente: donne trans uccise o suicide, sedi dell'Arcigay vandalizzate, simboli come le panchine arcobaleno, costantemente distrutti, in aumento anche le reazioni di nascondimento nelle vittime che si sentono sempre più esposte e indifese. La lacerazione sociale cresce insieme al disvalore che le persone Lgbt vivono sulla propria pelle, denuncia il rapporto.

 

 

 

Sono le persone trans a pagare il prezzo più alto: allontanate dai posti di lavoro, disumanizzate dai media, raccontate senza la loro voce e considerate di un'altra specie. Il report ricorda il bando del ministero dell’Interno che, stigmatizzando l'esplorazione dell'identità di genere (depatologizzata ormai dalle più importanti istituzioni mediche), ha escluso i candidati con “disturbi sessuali e disturbi dell’identità di genere, attuali o pregressi”. E poi la guerra alla carriera alias nelle scuole.

 

Ma è anche l'ascesa di Giorgia Meloni e del suo Governo a preoccupare l'Ilga: «Il governo più a destra dalla Seconda guerra mondiale - riassume – Meloni è conosciuta per la sua visione dichiaratamente anti-Lgbt e per le sue frasi chiave “Lgbt lobby” e “ideologia gender”, ha sostenuto l'abolizione dell'educazione sessuale nelle scuole e dei libri inclusivi per i bambini. Il partito di Giorgia Meloni si è inoltre opposto alla legge Zan che avrebbe protetto le persone Lgbt dai crimini d'odio. La comunità teme le conseguenze di queste nefaste elezioni».