Salvini e Le Pen da Pontida impensieriscono la tenuta del governo. Inizia l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il leader ceceno Kadyrov smentisce la sua morte. I fatti da conoscere

Migranti. TajanI: “La situazione non è esplosiva. È esplosa”
Il vice Presiedente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani si trova a New York, dove fino al 20 settembre presenzierà alla settimana di Alto Livello della 78ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA): «A Lampedusa la situazione è esplosiva, anzi: è già esplosa. Parlerò del problema dell'immigrazione alle Nazioni Unite. Lo farà anche Meloni. Ma ancora prima incontrerò Metsola. Si sta muovendo qualcosa, anche in Europa» dichiara a Repubblica il ministro: «Rischiamo un esodo biblico - dice ancora - Non è questione di ordine pubblico, ed è inutile fare interventi tampone. Lo devono comprendere tutti, anche in Italia». Al Corriere della Sera, invece, il ministro fa riferimento all'alleato Matteo Salvini: «Le Pen cresce, Salvini non lo so. Ma è miope vederla in chiave interna. Dobbiamo trovare soluzioni, non fare a gara in campagna elettorale a chi la spara più grossa». Tajani parla anche alla Stampa, spiegando come si possa puntare sulle capacità dell'Onu, articolate «attraverso le varie agenzie che sono già una garanzia per la gestione di questi fenomeni».   

 

Il piano di Bruxelles sull’immigrazione non contiene nulla di nuovo 
Ieri la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha portato Ursula von der Leyen a Lampedusa, emblema delle difficoltà italiane a gestire l'ondata di sbarchi. «L'Italia può contare sull'Ue», ha promesso la presidente della Commissione, prospettando una «risposta coordinata» alla sfida migratoria, declinata per ora in un piano in 10 punti. Le proposte, che non contengono nulla di nuovo, prevedono rimpatri più veloci e corridoi umanitari per l'immigrazione legale. Von der Leyen ha parlato di una missione navale europea nel Mediterraneo, ma non ha preso impegni sul blocco navale auspicato dall'Italia. Meloni celebra il «successo» della sua strategia, che si snoderà la prossima settimana nella richiesta di «maggiore coinvolgimento dell'Onu» davanti all'assemblea generale al Palazzo di vetro. Intanto la premier vede i frutti della «rivoluzione copernicana» imposta dal suo governo e sopravvissuta alla «strategia» della sinistra italiana ed europea che vuole «smontare la sua tela di Penelope». La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, in un suo intervento su Repubblica scrive: «Meloni mi accusa di fare propaganda, ma il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti. Capisco che sia nervosa oggi che Le Pen la silura da Pontida e deve applaudirsi da sola per non aver ottenuto nulla di nuovo rispetto alle politiche europee degli ultimi dieci anni, tutte focalizzate sul controllo delle frontiere e senza l'unica cosa che servirebbe all'Italia: la redistribuzione obbligatoria delle responsabilità sull'accoglienza dignitosa tra tutti i Paesi europei». 

 

Salvini da Pontida: «Bloccheremo l’invasione»
La leader francese di Rassemblement National, Marine Le Pen, è intervenuta al raduno della Lega a Pontida affermando che Italia e Francia sono impegnate nella stessa lotta per le libertà e la patria.  Questo mentre Giorgia Meloni era a Lampedusa con Ursula von der Leyen, «sono la sintesi di uno stesso obiettivo e destino comune» ha chiarito subito Matteo Salvini dal palco allestito sul "pratone" bergamasco: «La Lega è garante del fatto che questo governo durerà per tutti i cinque anni che gli italiani ci hanno chiesto durasse». Quanto all'immigrazione clandestina, ha concluso Salvini, «faremo tutto quello che è democraticamente permesso per bloccare un'invasione» che altrimenti «rischia di esser disastrosa». Le visite concomitanti in Italia della leader del Ressemblement national e della presidente della Commissione europea riflettono però due idee diverse di rapporto con l'Europa nella destra di governo e le rassicurazioni del "capitano" sul fatto che «con Giorgia non riusciranno a dividerci«, non sciolgono il nodo della contraddizione. Da una parte Salvini abbandona la moderazione da "ministro sbloccacantieri" e insiste sull'alleanza in Europa con la destra, destinata però a giocare un ruolo di minoranza all'Europarlamento, vista la chiusura dei popolari a qualsiasi intesa. Dall'altra Meloni non può fare a meno di chiedere la collaborazione dell'attuale esecutivo europeo, mettendo per il momento da parte le sue posizioni più critiche verso Bruxelles. Certo è che la visita di Le Pen alla kermesse leghista non ha precedenti, visto che nessun "esterno" aveva mai avuto l'onore di parlare dal palco leghista nelle precedenti 34 edizioni della manifestazione inventata da Umberto Bossi, assente ormai dal 2017.

 

Zelensky: «Controffensiva lenta ma non daremo tregua a Putin» 
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che i progressi della controffensiva di Kiev sono stati lenti e che «la situazione è difficile», ma è necessario andare avanti e «non dare tregua a Putin». «Abbiamo l'iniziativa. Questo è un vantaggio», ha detto Zelensky in un'intervista a Cbs News. «Abbiamo fermato l'offensiva russa e siamo passati alla controffensiva. E nonostante ciò, non è molto veloce», ha aggiunto. «Dobbiamo liberare il nostro territorio il più possibile e andare avanti, anche se si tratta di meno di mezzo miglio o cento iarde, dobbiamo farlo», ha continuato. «Non dobbiamo dare tregua a Putin». Commentando gli attacchi di droni sulla Russia, che l'Ucraina non riconosce ufficialmente, Zelensky ha sottolineato che Kiev «usa le armi dei partner solo sul territorio dell'Ucraina», ma «la Russia deve sapere che qualunque sia il luogo utilizzato per lanciare missili per colpire l'Ucraina, l'Ucraina ha tutto il diritto morale di attaccare quei luoghi».   

 

Kadyrov rispunta in un video: «Bugie sulla mia salute»
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov è apparso in un video online pochi giorni dopo che notizie non confermate suggerivano che il principale alleato di Vladimir Putin fosse gravemente malato. In un video postato sull'account Telegram di Kadyrov, il leader della repubblica meridionale russa è ripreso mentre cammina sotto la pioggia in un luogo non specificato; un altro video mostra un sentiero asfaltato con erba e alberi in fila che sembrano essere ripresi dal punto di vista di Kadyrov. «Consiglio vivamente a tutti coloro che non riescono a distinguere la verità dalle bugie su internet di fare una passeggiata all'aria aperta e mettere in ordine i propri pensieri», ha scritto Kadyrov nella didascalia dei due video, caricati sui social media. Il video arriva dopo che un portavoce dell'intelligence ucraina ha dichiarato a Nexta che Kadyrov, che ha assunto la guida della Cecenia nel 2007, «è malato da molto tempo, e stiamo parlando di problemi di salute sistemici». Andriy Yusov, portavoce della Direzione principale dei servizi segreti ucraini, ha dichiarato due giorni fa a Ukrinform che Kadyrov «è in condizioni molto gravi da qualche giorno». Sulle condizioni di salute di Kadyrov filtrano informazioni contrastanti. «Alcuni dicono che sia già morto, altri che sia in condizioni critiche e sia entrato in coma a causa di una grave insufficienza renale o che sia stato avvelenato», ha dichiarato Anton Gerashchenko, consigliere del Ministero degli Interni ucraino, in un post su X, l'ex Twitter.