Il monito della Casa Bianca a Israele. La Corte Suprema rifiuta lo stop di un esecuzione. Europee: i populisti in testa ai sondaggi. I fatti del giorno da conoscere

Meloni allo scontro con Schlein e Conte
Giorgia Meloni tiene aperto il fronte con Stellantis, rivendica il «coraggio» di criticare «scelte distanti dall'interesse italiano» e definisce la fusione Fca-Psa una «celata acquisizione francese». Ribatte alle critiche del M5s sul Patto di stabilità, con toni «da leader di opposizione» secondo Giuseppe Conte. E non lesina sarcasmo verso Elly Schlein, che la accusa di essere «la regina dei tagli» e di aver avviato «una campagna d'Ungheria». Il terzo question time della presidente del Consiglio è un concentrato di attacchi e scintille con gli avversari, con una serie di impegni annunciati: un milione di auto all'anno prodotte in Italia, privatizzazioni senza «regali miliardari» in stile oligarchi russi nel post-Urss, superamento del tetto di spesa per il personale sanitario, «azzeramento del fenomeno dei medici gettonisti» e lo sforzo diplomatico per uno Stato palestinese.

Il tema di Stellantis lo solleva Azione. «Nel cda c'è un membro del governo francese, non a caso le scelte industriali tengono più in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane», sottolinea Meloni attaccando implicitamente il ceo Carlos Tavares che, all'indomani dell'affondo di lunedì della premier, definiva le critiche della politica ingiuste verso i dipendenti. La leader di FdI, «in tema di rispetto», nota che «in Francia si produce più che in Italia», dove «sono andati persi oltre 7mila posti di lavoro». E aggiunge: «Se si vuole vendere un'auto nel mondo pubblicizzandola come gioiello italiano, allora deve essere prodotta in Italia».

Il duello più acceso, con Schlein, è in coda alle 10 questioni su cui rende conto a Montecitorio. «La collega», la chiama Meloni riferendosi alla segretaria del Pd che le chiede come abbatterà le liste d'attesa. Poi spiega che il tetto alla spesa sanitaria fu introdotto nel 2009 e ora il governo fa i conti «con una situazione stratificata in 14 anni. È un'implicita attestazione di stima chiedere a noi di risolvere i problemi che voi non avete risolto in 10 anni al governo», dice la premier ringraziando con sarcasmo per la «fiducia».

Il centrodestra applaude, mentre Schlein affila la controreplica, in cui ricorda a Meloni che nel 2009 era ministra, accusandola di pensare più alla sanità privata. Il format del question time, con tempi più contingentati rispetto alle comunicazioni in Aula, fa gioco alle opposizioni. Alla fine in Transatlantico è soddisfatto anche Conte. Il M5s ha chiesto a Meloni perché abbia firmato un Patto di stabilità che «proprio non le piaceva, abbassando la testa davanti a Francia e Germania».

La riforma prevede «numeri sostenibili per un governo serio», la risposta della premier: «Nonostante l'eredita pessima abbiamo portato a casa un buon compromesso perché abbiamo mostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagare le campagne elettorali è finita». Il riferimento al superbonus è liquidato con una battuta dal leader 5s. «Meloni è un re Mida al contrario, tutto ciò che tocca lo distrugge», dice Conte, che aggiunge: «La più grande truffa» non è il superbonus ma «il programma elettorale farlocco che stanno ribaltando».

«Le risorse per il comparto agricoltura sono sensibilmente aumentate», la risposta di Meloni a Italia viva, bocciata da Maria Elena Boschi, secondo cui «questo è il governo delle tasse». Sulla crisi a Gaza spiega di non condividere la posizione di Benjamin Netanyahu, contrario a uno Stato palestinese, ma sono scintille con Nicola Fratoianni: lei lo rimprovera di non aver condannato Hamas, lui le ricorda che Avs lo ha fatto «senza ma o però». A Riccardo Magi (+E), sulle lentezze dei risarcimenti alle famiglie delle vittime delle stragi naziste replica che «non c'è intento dilatorio, ma l'Avvocatura dello Stato deve verificare i presupposti». La Lega la interroga sulle politiche per gli anziani ma coglie l'occasione per chiederle una riforma delle pensioni con Quota 41. Noi moderati le dà modo di ricordare che le 600mila domande per l'assegno di inclusione hanno un importo medio di 635 euro «superiore a quello erogato con il Reddito di cittadinanza». Dopo aver risposto a FI sulle privatizzazioni («Saranno strategiche, non per fare cassa»), sul tema del Mezzogiorno sollevato da FdI, Meloni assicura che «avrà non sussidi ma strumenti per competere ad armi pari nel contesto globale».

 

Monito della Casa Bianca a Israele dopo raid sul centro Onu a Gaza
Gli Stati Uniti «sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele. Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari».

Lo ha detto la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson dicendo che gli Usa sono «seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa)», con conseguenti segnalazioni di incendi nell'edificio, in un quartiere nel sud di Gaza dove si sarebbero rifugiati più di 30.000 palestinesi sfollati», si legge in una nota. «Anche se non disponiamo ancora di tutti i dettagli su quanto accaduto e continueremo a cercare ulteriori informazioni sugli incidenti di oggi - prosegue il testo - la perdita di ogni vita innocente è una tragedia. Questo conflitto ha già provocato la morte e il ferimento devastanti di decine di migliaia di civili palestinesi, e piangiamo ogni singola vita civile che è andata perduta. È straziante vedere i bambini uccisi, feriti e resi orfani».

 

Israele: Tajani incontra il presidente Herzog a Gerusalemme
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha iniziato questa mattina la sua missione in Israele con un incontro con il presidente della Repubblica di Israele Isaac Herzog e nelle prossime ore vedrà anche il Primo Ministro Netanyahu, il ministro degli Esteri Israel Katz e il membro del «gabinetto di guerra» Benny Gantz. Nel corso dell'incontro con il capo dello Stato Tajani ha espresso ancora una volta la sua indignazione per l'attacco di Hamas del 7 ottobre alla popolazione civile israeliana attorno a Gaza e ha confermato la richiesta del governo italiano a quello israeliano di tutelare in ogni modo le vite dei civili palestinesi durante le operazioni militari.

«Sosteniamo con forza le azioni del governo israeliano contro le organizzazioni terroristiche e parallelamente vogliamo affrontare con i nostri amici israeliani la preparazione per un ritorno al confronto politico e diplomatico. Dopo le operazioni militari a Gaza bisognerà individuare immediatamente un percorso politico per evitare che gli attuali scontri possano ripetersi e allargarsi ad altri conflitti nella regione. Ma bisognerà anche avviare il percorso politico che inevitabilmente dovrà portare a una formula indirizzata alla soluzione del 2 popoli, 2 Stati». Tra gli argomenti affrontati con il capo dello Stato israeliano, il ministro degli Esteri ha evocato la necessità della tutela dei cristiani, sia dei pochi rimasti a Gaza sia dei cittadini arabi cristiani presenti in Cisgiordania. Tajani ha annunciato che confronterà con la dirigenza israeliana le idee e le richieste ricevute ieri a Beirut dal governo libanese: «Nel Sud Libano è importante mantenere una distanza di sicurezza fra l'esercito di Israele e le formazioni militari di Hezbollah; il negoziato deve procedere nonostante questa fase di guerra a Gaza, vogliamo dare un messaggio a tutte le parti coinvolte in questo scenario: non c'è alternativa un percorso di pace, da avviare immediatamente».

 

Schianto aereo militare russo. Mosca: trovate scatole nere
Sul luogo dello schianto dell'aereo da trasporto militare russo Il-76 nella regione di Belgorod sono state trovate entrambe le scatole nere. Le condizioni tecniche sono buone, ha detto all'agenzia statale russa Ria Novosti un rappresentante dei servizi di emergenza. «Sono state scoperte entrambe le scatole nere: un dispositivo per la registrazione dei parametri di volo e un registratore vocale», ha detto l'interlocutore dell'agenzia. Secondo Mosca il volo è stato abbattuto con la contraerea dall'Ucraina e a bordo ci sarebbero stati 65 prigionieri ucraini destinati a uno scambio. Per Kiev le circostanze sono ancora da chiarire, ma secondo i mass media ucraini, citando fonti, l'IL-76 trasportava missili per i complessi S-300. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annullato un viaggio di lavoro nelle regioni centrali previsto per il 25 gennaio finché non saranno chiarite tutte le circostanze relative all'abbattimento dell'aereo Il-76 nella regione russa di Belgorod.

 

Corte suprema nega lo stop all'esecuzione con azoto in Alabama
La Corte Suprema americana ha respinto la richiesta di impedire all'Alabama di giustiziare con l'azoto, per la prima volta negli Usa ma anche nel mondo, un condannato per omicidio, Kenneth Smith, sopravvissuto a un'iniezione letale fallita nel 2022. I giudici si sono rifiutati di ascoltare la tesi dei suoi legali, secondo cui un secondo tentativo di esecuzione - dopo i trami causati dal fallimento del primo - violerebbe le protezioni dell'ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali. A nulla sono valsi finora i numerosi appelli per bloccare la pena capitale con un metodo che per vari esperti equivale ad una forma di tortura. L'ultimo è arrivato dall'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, che ha scritto alla governatrice dello Stato Usa affinché sospenda questa pratica: «Credo che quello che succederà in Alabama nei prossimi giorni sia assolutamente orribile... Nel 21mo secolo il mondo dovrebbe sbarazzarsi di questo orribile modo di punire", ha detto in un'intervista a RaiNews24. Intanto la governatrice repubblicana Kay Ivey ha fissato per giovedì l'inizio del periodo di 36 ore durante il quale deve avvenire l'esecuzione di Smith, che sarà legato e costretto a respirare azoto puro in una maschera, sino al soffocamento. Il detenuto ha 59 anni e da 34 anni è nel braccio della morte nella prigione di Holman per aver ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell'assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all'imputato l'ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale. Il primo tentativo oltre un anno fa con un'iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura: i medici gli trafissero mani e braccia per più di un'ora con la siringa ma non riuscirono a trovare la vena, sospendendo l'esecuzione per il rischio di non riuscire a rispettare i tempi previsti. Ora l'Alabama ci riprova con un metodo alternativo mai sperimentato prima: l'ipossia da azoto. «Ho paura che le cose vadano male», ha confessato il condannato dopo il monito di alcuni esperti, secondo cui la maschera prevista rischia di avere perdite provocando atroci sofferenze. Stando ai sondaggi, in America c'è ancora una leggera maggioranza a favore della condanna a morte (l'81% dei repubblicani e il 32% dei democratici), anche se il numero delle esecuzioni si è ridotto, dal picco di 98 nel 1999 a 24 lo scorso anno. Joe Biden, a differenza di Donald Trump, è per l'abolizione della pena capitale ma la scorsa settimana il suo ministero della Giustizia ha annunciato che chiederà di giustiziare il suprematista bianco che ha ucciso 10 afroamericani in un supermarket di Buffalo, nello Stato di New York. 

 

Europee. Partiti populisti in testa in 9 Stati. Tra questi l'Italia
Una coalizione europea tra la destre sullo stampo di quella italiana è sempre più vicina a ottenere la maggioranza dei seggi al Parlamento europeo. A rivelarlo è un sondaggio pubblicato mercoledì mattina dall'Ecfr, lo European Council on Foreign Relations in vista delle prossime elezioni europee. Stando al sondaggio infatti al prossimo Parlamento europeo il Partito Popolare europeo potrebbe ottenere 173, ne andrebbero 131 ai socialisti, 98 a Id (il gruppo di Lega AfD e Le Pen), 86 ai liberali di Renew Europe, 85 all'Ecr di Meloni, 61 i verdi e 44 alle sinistre. Sebbene la maggioranza all'Eurocamera potrebbe restare nelle mani dei tre partiti che compongono oggi la maggioranza Ursula ( Ppe, S&d e Renew) "i partiti populisti e antieuropei sono in testa ai sondaggi in nove Stati membri dell'Ue, tra cui Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Slovacchia, e otterranno il secondo o il terzo posto in altri nove Paesi, tra cui Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia", spiega l'Ecfr. Stando al sondaggio, in Italia, il Ppe, rappresentato in Italia da Fi dovrebbe ottenere 8 seggi, 14 i socialisti del Pd, 8 per la Lega nel gruppo ID, 6 per il Terzo Polo da mandare in Renew, 27 gli eurodeputati meloniani di Ecr, nessun seggio per i Verdi mentre 13 eurodeputati del Movimento 5 stelle potrebbero andare nel gruppo dei non iscritti.