Statue immerse nel mare: un'idea nata per impedire la pesca a strascico. Che da anni attira visitatori e protegge la biodiversità

La Casa dei Pesci è un posto incantato che si trova sott’acqua a Talamone, in Toscana. Qui la popolazione marina ha trovato una nuova vita grazie a un ambiente ricco di biodiversità che si è ricreato da solo, attirando animali di ogni specie. L’idea di allestire un luogo speciale nel mare venne tanti anni fa a un pescatore, Paolo Fanciulli, stanco di vedere sfruttata la sua risorsa di vita nel modo sbagliato. Per impedire la pesca a strascico e altri scempi illegali, buttò in mare dei blocchi di marmo scolpiti da artisti. Come le opere d’arte arrivarono sul fondo, si ricoprirono di ogni sorta di vita che, nel tempo, ha di nuovo creato un ambiente ricco di diversità di vite marine. 

 

Il passo successivo è che l’iniziativa di questo pescatore è diventata qualcosa di scientifico legato all’università di Siena grazie al lavoro dell’ecologa marina Letizia Marsili: «Le statue non solo impediscono la pesca illegale, ma servono a ripopolare il mare e la sua biodiversità nell’ottica di una salute circolare». I ricercatori stanno facendo un monitoraggio per capire come cambia il sistema di vita in quel pezzo di mare prima e dopo l’inserimento delle sculture. «Ben presto le statue si vestiranno di coralli, alghe, mitili, stelle marine, molluschi, attirando pesci che mangeranno quel “vestito” indossato dalle figure».

 

Oggi le statue realizzate da vari artisti sono oltre quaranta. Altre cinque verranno depositate sul fondale a settembre e fino a quel momento è possibile vederle nel porto di Talamone: “La Genesi”, la “Porta degli abissi”, il “Guardiano del Mare”, il “Toro”, “Le Vittime del Mare”. Opere create da artisti coordinati da Emily Young, famosa scultrice inglese, con il marmo donato dalle cave di Carrara. 

 

I dissuasori artistici sono un vero museo sottomarino, che si può ammirare facendo snorkeling o immersioni, toccando con mano la vita sottomarina. «Quando questo pezzo di mare sarà di nuovo ricco», dicono gli organizzatori, «i pesci si sposteranno e andranno a ripopolare il mare ricreando la perfezione della biodiversità del nostro Pianeta, un po’ più in là». Gli Amici Bestiali ringraziano.