Da Corto Maltese ai supereroi, dalla graphic novel a Zio Paperone. Suggerimenti per un'estate a stelle e strisce
"Rasl" (Bao Publishing), è la più recente opera di
Jeff Smith, autore dell'acclamata saga fantasy "Bone". L'autore si cimenta qui con un noir di fantascienza in quattro volumi, pubblicati in Italia a cadenza trimestrale. Rasl, il protagonista, è un ex scienziato, ora ladro di opere d'arte, che utilizza per i furti un'apparecchiatura costruita seguendo le indicazioni trovate nei diari segreti di Nikola Tesla, lo scienziato serbo che nel film "Prestige" di Christopher Nolan aveva le fattezze di David Bowie. Grazie alla sua apparecchiatura Rasl è imprendibile, perché può fuggire attraverso dimensioni parallele, ma quando un sicario governativo si rivela capace di seguirlo in ogni universo l'intreccio assume aspetti decisamente inquietanti.
Tra Hugo Pratt e Corto Maltese c'è un'identificazione nota anche a chi non ha mai letto un fumetto. Ma
Hugo Pratt, prima di dare vita al marinaio, ha alle spalle una lunga attività di "cartoonist dei due mondi" tra Venezia e Buenos Aires. Il personaggio del giustiziere in calzamaglia nera Asso di Picche, disegnato su testi di Alberto Ongaro, segna nel 1945 il debutto del cartoonist sugli Albi Uragano che, nel 1947, cambiano nome intitolandosi Asso di Picche Comics. In tre anni però la rivista pubblica solo 20 albi e chiude, così nel 1950 Pratt si trasferisce in Argentina e continua lì a pubblicare le avventure del personaggio, diventato As de Espadas. Questa attività di Pratt è analizzata e raccolta nel volume a cura di Gianni Brunoro e Paolo Gallinari ("L'Asso di Picche dall'Argentina" Anafi), dove ai saggi critici si affiancano oltre cento pagine di strip, in parte inedite, autentica delizia per studiosi e collezionisti.
Con un corpus di oltre settemila strisce pubblicate fin dal 1968, le Sturmtruppen sono la migliore strip comica italiana. Franco Bonvicini "
Bonvi" (1941 - 1995), è il padre di quegli sventurati fantaccini, invenzione talmente felice da essere edita persino in Germania, dove si è capito che i suoi umili soldati non irridono questo o quel paese, ma la follia della guerra, della gerarchia e dell'ordinamento militare. "Super Sturmtruppen" (Magazzini Salani), raccoglie oltre 1.200 strip e tavole arricchite di schizzi e disegni inediti e di una storia lunga di Blob, lo spinoff horror della serie. Blob è una creatura nata dalla discarica n. 4, alla periferia del campo militare, che poi vive di vita propria.
Batman, creato nel 1939 da Bob Kane (1915-1998), con lo sceneggiatore Bill Finger (1914-1974), è senza dubbio il più suggestivo dei supereroi. Bruce Wayne non ha superpoteri, solo un'intelligenza fuori dalla norma, un fisico allenato e fondi illimitati, ma il fatto di aver ereditato la fortuna di famiglia dopo che da bambino ha visto uccidere i genitori davanti ai suoi occhi, lo rende il più tormentato dei giustizieri, adatto anche a riletture "alternative". Nella prima delle avventure raccolte in "Gotham by Gaslight e altre storie" (RW Lion),
Brian Augustyn e il grande
Mike Mignola ("Hellboy") mostrano il giovane Bruce Wayne che, nel 1889, durante un viaggio di studio in Europa, parla a Vienna con Sigmund Freud, raccontando il suo trauma infantile e i sogni che da allora lo perseguitano, con stormi di pipistrelli che lo salvano dall'assassino dei genitori. Quando Bruce torna a Gotham nasce Batman e deve vedersela con Jack lo Squartatore: imperdibile.
"Lo svedese" (Coconino Press/Fandango), è un'avvincente graphic novel firmata da
Christophe Gaultier, talento francese proveniente dall'animazione, noto per aver lavorato sul film "Appuntamento a Belleville" (2003) di Sylvain Chomet, prima di passare al fumetto. "Lo svedese" è liberamente tratto da "The Blue Hotel" dello scrittore americano Stephen Crane e gioca con raffinati cromatismi e un segno grafico volutamente sporco, a creare un'atmosfera di tensione. Siamo in Nebraska nel 1898 e, mentre infuria una tempesta di neve, alcuni uomini trovano riparo nell'Hotel Azzurro, unico albergo del piccolo paese. Tra loro c'è il misterioso Svedese, che si dice convinto di essere destinato a morire «ammazzato in questo posto». Agli altri ospiti lo Svedese sembra solo un po' fuori di testa, ma quando gli uomini cominciano una partita a poker gli eventi precipitano in modo cruento.
Lo sceneggiatore nord irlandese
Garth Ennis è noto per il suo acceso anticlericalismo e per il gusto splatter di storie dove mescola i temi più improbabili. Suo è il capolavoro "Preacher", western mistico con un predicatore dai poteri sovrannaturali, fidanzato con una killer professionista e amico di un vampiro, che si mette in caccia di Dio, perché Lui «ha mollato e se ne è andato». Ennis è anche un appassionato studioso della Seconda guerra mondiale e lo dimostra nei sei volumi di "Battlefields" (Magic Press), dove esplora episodi poco noti dei diversi fronti bellici, donandogli dignità, carne e sangue. Le avventure ("Le streghe della notte", "Caro Billy", "Carristi", "Valle felice", "La lucciola e la tigre reale" e "Madrepatria", disegnate da Russ Braun, Peter Snejbjerg, Carlos Ezquerra e P. J. Holden) sono altrettanti pugni nello stomaco del lettore, per raccontare implacabilmente la guerra per quello che è: un orrore senza fine.
"Zio Paperone-La disfida dei dollari" (Disney/Rizzoli Lizard), prosegue la preziosa raccolta delle storie classiche dei paperi create da
Carl Barks (1901-2000), "padre" di Paperon de Paperoni e dell'intero universo di Paperopoli. La collana (analoga a quella dedicata al Topolino disegnato da Floyd Gottfredson) giunge qui al secondo volume, dopo "Paperino - Il mistero degli Incas" edito lo scorso anno, che raccoglieva storie del 1948-49. Questa volta il periodo in esame è il 1952-54 e contiene capolavori assoluti: dalla "Disfida dei dollari" (1952) al commovente "Zio Paperone e la Stella del Polo" (1953), dove incontriamo Doretta Doremì, unico amore del papero più taccagno del mondo. Sono grandi avventure che hanno influenzato l'immaginario filmico di alcuni dei più visionari registi dei nostri tempi, come conferma l'appassionata introduzione del fan d'eccezione George Lucas.