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"Emanuele Pozzolo era allegro e mostrava la pistola": un testimone mette nei guai il deputato di FdI. Le notizie del giorno

di Simone Alliva   3 gennaio 2024

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Ucciso il numero due di Hamas. In Ucraina in 5 giorni 500 missili. La polemica per la tampon tax del governo Meloni alza la tampon tax. I fatti da conoscere

«Era allegro e mostrava la pistola». Per Pozzolo (indagato) il test polvere sparo dopo 6 ore. Usata l’immunità
Lesioni colpose, accensioni pericolose, omessa custodia di armi. Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d'Italia, è l'unico indagato dalla procura di Biella per quanto avvenuto la notte di Capodanno a Rosazza nei locali della Pro Loco dove, al termine della serata di festeggiamenti, un colpo partito accidentalmente dalla sua pistola ha ferito uno dei presenti. I magistrati della città piemontese parlano di "atto dovuto". Da testimonianze raccolte dai carabinieri, peraltro, non risulta che altri stessero maneggiando l'arma: la circostanza comunque resta tutta da verificare. Una risposta arriverà dallo stub, il test per la ricerca di residui di polvere da sparo.

Nell'immediatezza, Pozzolo non si è sottoposto all'accertamento. Poi ha parlato con alcuni conoscenti e sei ore dopo, alle 7:25, i Carabinieri hanno potuto procedere. I rilievi sono stati effettuati sia sulle mani che sugli indumenti, tra cui un pile e un paio di jeans. Gli abiti non sono stati presi in consegna dai militari perché, secondo quanto si è appreso, il deputato ha sollevato una questione legata all'immunità parlamentare. Gli investigatori sono comunque certi che il passare delle ore non ha messo a rischio l'attendibilità del test, per il cui esito sono stati interpellati gli specialisti del Ris di Parma. Alla festa c'erano una trentina di persone, fra cui il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro con la sua scorta. Pozzolo aveva atteso la mezzanotte in casa con la famiglia, e alla Pro Loco si è presentato intorno all'una e un quarto. Uno dei presenti, interpellato dall'Ansa dopo avere fornito un resoconto ai carabinieri, dice che era "molto allegro". «Ad un certo punto - è il racconto - ha tirato fuori una pistola per farla vedere in giro. Era piccola, sembrava un accendino, e la poteva tenere nel palmo di una mano». Cosa è accaduto lo accerteranno gli inquirenti.

La scena è durata meno di venti secondi. «Non c'è stato nemmeno il tempo - continua il testimone - di chiedergli cosa stessa facendo e magari di mettere via l'arma, visto che nel locale c'erano anche dei bambini». Il proiettile ha raggiunto uno dei presenti, Luca Campana, 31 anni, alla coscia sinistra, genero di uno dei componenti della scorta di Delmastro. Il sottosegretario in quel momento era fuori, sul piazzale, a prepararsi per la partenza. Sono stati due agenti del suo seguito a prestare i primi soccorsi a Campana e a mettere la pistola in sicurezza. L'arma è un mini-revolver North American Arms Provo Ut, calibro 22, ed è stata messa sotto sequestro dalla procura. La Procura di Biella intanto procederà alla revoca del porto d'armi a Pozzolo che lo aveva per difesa personale. 

 

Raid di Israele a Beirut: ucciso il numero due di Hamas  
Il numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri, è stato ucciso ieri in un attacco israeliano in un sobborgo di Beirut. Colpito nel palazzo che ospita l'ufficio dei miliziani nella capitale libanese. Nel raid è stato ucciso anche Kalil Al Hayya, alto funzionario e membro del politburo di Hamas. La tv di Hamas ha confermato "l'assassinio" in un "vile attacco sionista". Intanto un alto funzionario di Hamas ha affermato che l'uccisione di al-Arouri "non piegherà la resistenza". Il governo di Israele non ha commentato, ma ha riunito il gabinetto di guerra. L'esercito è in stato di allerta elevata. Fonti diplomatiche arabe hanno annunciato ieri sera che l'assassinio di al-Arouri ha interrotto i negoziati per un accordo Israele-Hamas sugli ostaggi. I colloqui si concentrano ora sulla prevenzione di una escalation nel nord di Israele. L'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) annuncia che dall'inizio delle ostilità a Gaza sono stati uccisi 142 suoi dipendenti (all'1/1) e stima che gli sfollati interni nella Striscia sono 1,9 milioni, oltre l'85% della popolazione.  

 

Ucraina, Zelensky: Russia lanciato in 5 giorni 500 missili e droni 
La Russia ha lanciato sull'Ucraina oltre 500 missili e droni negli ultimi cinque giorni: lo ha scritto ieri sera su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «In pochi giorni, dal 29 dicembre ad oggi (ieri, ndr), la Russia ha utilizzato circa 300 missili e oltre 200 droni 'Shahed' contro l'Ucraina - si legge nel messaggio - Prima dell'Ucraina, nessun Paese al mondo era mai riuscito a respingere con successo tali attacchi combinati con l'uso di droni e missili, compresi i missili balistici lanciati dall'aria. Solo oggi (ieri, ndr) sono stati abbattuti 10 Kinzhal», ha sottolineato Zelensky riferendosi ai missili ipersonici russi. 

 

Coop: la tampon tax è un passo indietro che discrimina le donne 
Il ritorno dell'Iva al 10% sugli assorbenti femminili è «un passo indietro che discrimina le donne e pregiudica una vittoria già conseguita appena un anno fa». Lo denunciano in una nota Coop e Onde Rosa (un collettivo di giovani donne) riferendosi alla cosiddetta "Tampon Tax" nella Legge di Bilancio 2024 e annunciando che riparte la mobilitazione e si riapre la petizione su Change.org che un anno fa si era chiusa toccando le 683.000 firme. L'obiettivo è ora raggiungere 1 milione di firme con lo slogan "Il ciclo è ANCORA un lusso!".

Coop, intanto, vuol dimostrare che sugli assorbenti a marchio dimostra l'Iva al 5% è possibile e ha messo sugli scaffali a partire dal primo gennaio le proprie linee assorbendo l'aumento dell'Iva fino a fine aprile 2024 con l'obiettivo di non scaricarlo sulle consumatrici. Coop ricorda che il Governo Meloni, in linea con altri Paesi europei, aveva realizzato l'abbassamento dell'Iva sugli assorbenti femminili dal 22% (l'Iva dei prodotti di lusso) a un più equo 5%. Con la Legge di Bilancio per il 2024 però le cose cambiano nuovamente e l'Iva ritorna al 10% sia sugli assorbenti femminili che anche su altre voci di spesa che gravano sulle donne e le famiglie (pannolini per neonati, latte in polvere etc). «Ora riavviamo la mobilitazione e dimostriamo con l'azione sui nostri prodotti che abbassare l'Iva è possibile e necessario e che, se si tratta, come è stato detto, di un'azione inefficace perché da solo l'abbassamento non ha fatto diminuire i prezzi allora si ha a che fare con speculazioni che devono essere controllate e se del caso punite, ma non cancellando i giusti provvedimenti presi», ha dichiarato Maura Latini, presidente Coop Italia. 

 

Inghilterra, al via più lungo sciopero medici in 70 anni 
I medici ospedalieri in Inghilterra iniziano oggi il loro sciopero più lungo dei settant'anni di storia del Servizio sanitario nazionale (Nhs) britannico. Braccia incrociate per sei giorni (fino al 9 gennaio) in una grave escalation della loro lunga controversia salariale con il governo del Regno Unito. L'azione sindacale arriva in uno dei periodi più impegnativi dell'anno per il Servizio sanitario nazionale, quando deve affrontare la crescente pressione delle malattie respiratorie invernali. Questo fa seguito anche allo sciopero di tre giorni indetto dai medici poco prima di Natale. L'Nhs ha affermato che l'ultimo sciopero, che potrebbe coinvolgere fino alla metà del personale medico, avrà "un impatto significativo su quasi tutte le cure di routine". 

«Questo gennaio potrebbe essere uno degli inizi d'anno più difficili che il servizio sanitario nazionale abbia mai affrontato», ha affermato il direttore medico nazionale, Stephen Powis. Lo sciopero inizia alle 7 (le 8 in Italia) e dovrebbe concludersi alla stessa ora martedì 9 gennaio. La British Medical Association ha annunciato lo sciopero a dicembre dopo l'interruzione dei colloqui con il governo. Il sindacato ha affermato che ai medici in formazione è stato offerto un aumento del 3% in aggiunta all'aumento medio dell'8,8% concesso all'inizio di quest'anno. Ha rifiutato l'offerta perché il denaro sarebbe stato suddiviso in modo non uniforme tra i diversi gradi di medico.

Il primo ministro Rishi Sunak e i dirigenti dell'ospedale hanno criticato l'azione. La politica sanitaria è una questione delegata alle amministrazioni di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, con il governo del Regno Unito che supervisiona l'Inghilterra. I medici junior del Galles dovrebbero scioperare per 72 ore a partire dal 15 gennaio. Quelli dell'Irlanda del Nord hanno votato per un potenziale sciopero. I loro omologhi scozzesi hanno stretto un accordo con il governo di Edimburgo.