Sport

L'Italia under- 17 è campione d'Europa. Il presidente del settore giovanile della Figc: "Una vittoria di tutti"

di Giovanni Chianelli   10 giugno 2024

  • linkedintwitterfacebook

La Nazionale senior ai Mondiali di calcio stenta. «Ma il futuro, con i talenti che abbiamo ora, è roseo»

La nazionale italiana è campione d’Europa 2024. Come si fa a dirlo prima dell’inizio dei campionati, al via in questi giorni? Semplice, i campioni sono i giovani, i rappresentanti dell’Italia under 17 che il 5 giugno ha trionfato, per la prima volta, nel torneo continentale di categoria: battendo 3 a 0 il Portogallo, con il gol di Federico Coletta e la doppietta del bomber Francesco Camarda. Un trionfo per il tecnico Massimiliano Favo, per il capitano Mattia Mosconi e i compagni; e un’affermazione per il movimento italiano.

Neanche un mese fa il presidente del settore giovanile della Figc, Vito Tisci, aveva spiegato all’Espresso che le nostre nazionali minori si fanno valere, finendo spesso nei primi posti delle competizioni. È stato buon profeta e adesso è raggiante: “Una vittoria di tutti, frutto dell’impegno dell’allenatore e dei ragazzi, del settore intero e direi anche delle riforme che abbiamo operato negli ultimi anni. Soprattutto quella che ha determinato la suddivisione per categorie per cui ci sono campionati nazionali dall’under 13 all’under 21”. 

 

Non è l’unica affermazione, per le nazionali giovanili: nell'under 20 siamo vicecampioni mondiali, nell’under 19 campioni europei. Non si capisce, però, perché poi la Nazionale maggiore stenti: “Nell’età in cui dovrebbero esordire i calciatori non trovano posto in prima squadra, così il circuito virtuoso si interrompe” dice Tisci che indica, come vero artefice dei successi, Maurizio Viscidi, coordinatore tecnico di tutte le nazionali giovanili e tra i più profondi conoscitori, in Europa, del settore giovani: «Mi occupo degli allenatori, dello staff tecnico e dei principi di gioco: stiamo conseguendo risultati mai registrati». 

 

E come mai l’Italia senior non si qualifica ai Mondiali? «Un'altra difficoltà risiede nel meccanismo di giudizio degli allenatori nei club, valutati per i punti e non per la valorizzazione della rosa. Ma il futuro, con i talenti che abbiamo ora, è roseo». In attesa di sapere se è vero, speriamo che agli Europei i vecchietti prendano esempio dai giovani.