Attualità
4 novembre, 2025Non ce l'ha fatta Octay Stroici: il lavoratore di 66 anni, di origine romene, è morto all'ospedale Umberto I per arresto cardiaco. La procura di Roma indaga per disastro e omicidio colposi
Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio 66enne di origini romene rimasto sotto le macerie dopo il crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali. È morto all’ospedale Umberto I, dopo essere stato estratto dopo oltre 11 ore ed essere arrivato, intorno alle 23, al pronto soccorso in arresto cardiaco. Inutili le manovre di rianimazione.
Si è conclusa coì una giornata, quella di ieri 3 novembre, iniziata intorno alle 11:20, quando si è verificato il primo crollo parziale della torre in ristrutturazione in largo Corrado Ricci. Sul posto erano subito accorsi il sindaco Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini e il ministro della Cultura Alessandro Giuli. In un primo momento, a essere salvati erano stati tre operai rimasti sospesi su una scala, e un quarto portato in codice rosso in ospedale. Poi, alle 12, il secondo cedimento, che ha complicato le operazioni di soccorso.
La procura di Roma, dopo aver aperto subito un’inchiesta per lesioni e disastro colposi, adesso, con la morte dell’operaio di 66 anni, indaga anche per omicidio colposo. Secondo le ipotesi che circolano, l’incidente potrebbe essere stato causato dallo “scollegamento” del solaio, poi crollato. Nella rimozione, cioè, delle puntellature a sostegno del soffitto.
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