Il presidente della Repubblica ha denunciato il "drammatico numero di suicidi nelle carceri, che da troppo tempo non dà segni di arresto. Un'emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente"

Sovraffollamento carceri, Mattarella: "Il recupero dei detenuti è un obiettivo costituzionale" - Il video

Nelle carceri italiane non c'è posto. Secondo l'ultimo rapporto dell'Associazione Antigone, il tasso di sovraffollamento ha raggiunto il 133%. Il poco spazio rimasto, secondo la Costituzione, "non può essere concepito unicamente come luogo di custodia, ma deve comprendere ambienti destinati alla socialità, all'affettività, alla progettualità del trattamento". Lo ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante un incontro con il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Stefano Carmine De Michele. "So che ogni giorno cercate di assolvere con sacrificio e con professionalità il vostro impegno", ha detto il capo dello Stato, "reso ancor più difficile dalle preoccupanti condizioni del sistema carcerario, contrassegnato da una grave e ormai insostenibile condizione di sovraffollamento". A gravare sul lavoro della polizia penitenziaria è, secondo Mattarella "la carenza di organico, che riguarda tutti gli operatori; penso alla grave insufficienza del numero di educatori, al difficile accesso alle cure sanitarie dentro gli istituti".

 

È mancato l'accesso alle dovute protezioni anche alla detenuta trans che ha denunciato di essere stata stuprata da quattro uomini dentro una cella del carcere dell’Arginone di Ferrara. La violenza sarebbe avvenuta nella sezione "protetta" dell'istituto maschile. La donna aveva chiesto fin da subito di essere spostata perché temeva di essere violentata e aveva già denunciato episodi di molestie sessuali ai suoi danni. Il corretto collocamento di detenuti a rischio, ha spiegato il garante regionale Roberto Cavalieri, è reso impossibile dall'affollamento degli istituti penitenziari: "Ci sono convivenze coatte molto pericolose come ragazzi diciottenni con adulti e persone trans con detenuti uomini". 

 

A ciò si aggiunge il dramma dei suicidi. Il 2024 è stato l'anno con più morti in carcere di sempre: 91 casi accertati di suicidi commessi da persone private della libertà. Tra gennaio e maggio del 2025, se ne contano almeno 33. "Il numero dei suicidi nelle carceri è drammatico, da troppo tempo non dà segni di arresto. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale, sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente", ha denunciato il presidente della Repubblica. Il rischio è che la situazione drammatica degli istituti penitenziari li faccia diventare dei "luoghi senza speranza" e "palestre per nuovi reati". "Ogni detenuto recuperato", ha concluso Mattarella, "equivale ad un vantaggio di sicurezza per la collettività oltre ad essere l'obiettivo di un impegno dichiaratamente costituzionale". 

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