L’ondata di calore che sta colpendo l’Italia, spinta dall’anticiclone africano, non ha ancora raggiunto il suo apice. Secondo i meteorologi, il picco è atteso tra giovedì 3 e venerdì 4 luglio, con temperature che potranno superare i 41°C nelle zone interne di Sicilia e Sardegna, fino a 39°C anche a Roma e Firenze. Oggi, giovedì 3 luglio, sono 18 le città da bollino rosso, che diventeranno 20 domani: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo, a cui di aggiungeranno venerdì anche Venezia e Pescara. Ma il caldo potrebbe avere le ore contate perché nel weekend è in arrivo un fronte freddo dal Nord-Ovest che potrerà a un abbassamento delle temperature
Pronto soccorso sotto pressione e prime vittime in Italia
L’emergenza sanitaria è già tangibile: gli ospedali segnalano un aumento del 20% degli accessi ai pronto soccorso. A Genova un anziano è arrivato disidratato in condizioni critiche. In Sardegna, due turisti sono morti in spiaggia per malori legati al caldo, mentre in Lombardia un camionista è stato trovato senza vita nel suo tir, fermo sulla A4. Il ministero del Lavoro ha firmato con imprese e sindacati un protocollo per contenere i rischi sul lavoro, introducendo misure di prevenzione e supporto. In Piemonte è scoppiata una polemica su un supporto economico introdotto per i rider che lavorano nonostante le alte temperature. La Cgil denuncia che si tratta di un "incentivo pericoloso" che potrebbe spingere i lavoratori a esporsi a rischi maggiori pur di guadagnare di più.
Incendi, scioperi e infrastrutture danneggiate
In Puglia si sono già registrati 2.300 roghi dall’inizio dell’anno. Coldiretti denuncia danni ambientali ed economici, con stime di oltre 10.000 euro per ettaro bruciato. Nel milanese, i lavoratori della Emmegi hanno scioperato per le condizioni estreme nei capannoni industriali, dove la temperatura interna supera i 36°C. La Fiom chiede che le tutele si estendano anche al lavoro indoor. A Verona, il caldo ha causato danni all’asfalto e la chiusura di alcuni caselli autostradali sulla A4.
Europa in allarme: in Spagna oltre 100 morti in sei giorni
La situazione più drammatica si registra in Spagna, dove il caldo avrebbe provocato almeno 102 decessi dall’inizio dell’ondata. Le temperature hanno toccato i 42°C in Andalusia, mentre resta l’allerta in 12 regioni del Paese. A Madrid si segnalano forti temporali con grandinate e venti intensi. Anche la Francia ha vissuto giornate roventi, ma oggi l’allerta è stata revocata su gran parte del territorio. Le autorità sanitarie hanno dichiarato che solo tra alcuni mesi sarà possibile avere un quadro completo della mortalità legata al caldo.
Gli incendi a Creta
Uno degli effetti tangibili del grande caldo sono gli incendi che stanno divampando in tutta Europa. La situazione più problematica è a Creta, con le fiamme che da ieri - 2 luglio - stanno interessando la costa sudorientale dell'isola. Sono circa cinquemila gli evacuati, soprattutto visitatori stranieri. Tra questi ci sono anche italiani.