Prosegue sul nostro sito la serie dei consigli degli alimentaristi per dimagrire in vista dell'estate. Oggi Giorgio Calabrese ci spiega come utilizzare i pasti sostitutivi: 'Non fanno male, ma non saziano e così si rischia di mangiare molto di più'
Barrette, tisane e pasti sostitutivi sono davvero necessari per dimagrire? Ed è vero che chi le mangia non rimpiange il piatto di pasta? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione Umana all'Università di Alessandria.
Professor Calabrese, i pasti sostitutivi dietetici sono efficaci per dimagrire?
"Una barretta non contiene più di 350 calorie e visto che dovremmo assumerne molte di più durante un pasto principale, è normale che si dimagrisca. A patto, però, di non concedersi strappi: una regola che difficilmente viene rispettata".
Il suo è un sì o un no ai pasti sostitutivi?
"È un dipende: sì, se e quando siano proprio necessari, e cioè se si conduce uno stile di vita che non dia il tempo di consumare un vero pasto; no in tutti gli altri casi. Non perché facciano male, ma perché danno meno soddisfazione e diviene molto più difficile regolarsi con il cibo durante il resto della giornata, dal momento che la fame non passa".
Questi preparati non regalano anche il senso di sazietà?
"Dopo un pranzo con una barretta dietetica, di solito si arriva a metà pomeriggio che si mangerebbe qualsiasi cosa, e ci si sente più liberi di concedersi zuccheri e grassi. A volte si mangia una seconda barretta, il che significa aver speso dei soldi ed essersi sacrificati inutilmente qualche ora prima".
Di pasti sostitutivi ne esistono di moltissimi tipi. Come scegliere?
"Anche in questo caso dipende. Bisogna considerare sia lo stile di vita sia eventuali patologie, o se si è appena usciti da un altro regime dietetico. In ogni caso, mai fidarsi delle pubblicità e leggere sempre le etichette nutrizionali. Se si vuole qualcosa che sia davvero sostitutivo di un pasto, oltre che ipocalorico, bisogna trovare scritti, come valori massimi, il 15 per cento di proteine, il 60 di carboidrati, il 30 di grassi. In generale, tutto ciò che è a base di cereali e leguminose contiene più fibre che riducono l'assorbimento di zuccheri e grassi. Ciò che è liquido, poi, placa meno la fame".
Per quanto tempo si può seguire questo tipo di regime?
"Non per molto perché, aspetto psicologico a parte, lo stimolo meccanico legato alla quantità di cibo che ingeriamo svolge un ruolo importante. Dopo 4-5 settimane di questa dieta, lo stomaco comincia a produrre meno succhi gastrici; quando però si riprende a mangiare normalmente, si possono avere dei sintomi simili a quelli della gastrite. Inoltre, con l'aumento dei succhi gastrici e, di conseguenza, dell'insulina, si riprendono in pochi giorni i chili persi, spesso con gli interessi".
Quello che troviamo in farmacia è uguale a ciò che si vende al supermercato?
"Meglio comprare in farmacia, per la rintracciabilità degli alimenti e perché abbiamo a disposizione un mediatore, il farmacista, che può aiutare nella scelta. Ricordandosi sempre che non esistono fitoterapici o sostanze brucia-grassi che facciano miracoli".