Dal 30 novembre al 7 dicembre, si svolge la 54esima edizione del Festival dei Popoli: un centinaio di documentari in proiezione, per raccontare l'attualità. Dalla storia di Wikileaks del premio Oscar Gibney allo sguardo sull'Ilva di Cecilia Mangini. Sul nostro sito, ogni giorno, lo streaming di uno dei titoli in sala
Raccontare la realtà senza concessioni all’intrattenimento, agli slogan, alle facili semplificazioni. Dal 30 novembre al 7 dicembre a Firenze è di scena il documentario in tutte le sue forme, dal corto al lungometraggio, nella cinquantaquattresima edizione del
Festival dei Popoli. Un centinaio i titoli in proiezione proposti dalla rassegna, 24 dei quali in concorso (tutti inediti), quattro le rassegne collaterali.
[[ge:rep-locali:espresso:285112656]]Il titolo dell'edizione 2013 non lascia dubbi su quella che è la visione dei curatori: "Reality is more". “Il documentario ti sbatte in faccia la realtà - spiega il direttore Alberto Lastrucci - Lo fa con un linguaggio raffinato, frutto di elaborazione stilistica e ricerca estetica. Ma sempre di realtà si tratta: complessa, ambigua, contraddittoria e perciò sempre difficile da comprendere. Il cinema documentario non offre certezze, non consente che ci si rilassi sulla poltrona. Sollecita questioni, domande, curiosità. Le stesse che al termine di ogni proiezione i nostri spettatori sono invitati a rivolgere ai registi ospiti”.
TRAILER 'In viaggio con Cecilia'[[ge:rep-locali:espresso:285476406]]Ricco il programma della giornata inaugurale: dalla prima italiana di We Steal Secrets: the Story of Wikileaks, il documentario d’inchiesta firmato dal premio Oscar Alex Gibney sull’organizzazione di Julian Assange (con la partecipazione in sala per un dibattito della giornalista dell’Espresso Stefania Maurizi e della portavoce di WikiLeaks Kristinn Hranfsson), a quella di Centoquaranta. La strage dimenticata di Manfredi Lucibello, sulla drammatica vicenda del traghetto Moby Prince, un disastro in cui persero la vita 140 persone. E ancora l’Ilva di Taranto e la Puglia di oggi visti attraverso gli occhi di Cecilia Mangini, la maggiore documentarista italiana che ritorna al cinema con In viaggio con Cecilia co-diretto insieme a Mariangela Barbanente (e la musica di Teho Teardo). E, per finire, uno sguardo sulle restrittive leggi sulla procreazione in Cina in Mothers di Xu Huijing e la "lezione di regia" di un protagonista del cinema europeo come Marcel ?ozi?ski (cui il festival dedica la retrospettiva) in Anything Can Happen.
Oltre al concorso, in programma diverse rassegne collaterali: Panorama è dedicata alle nuove tendenze del cinema italiano, Father&Son è la retrospettiva sull’opera dei cineasti polacchi Marcel e Pawe? ?ozi?ski. Études sur une ville è una sezione curata da Claudia Maci interamente dedicata a Parigi, con alcune rarità risalenti agli anni ‘20. Lontano da Utopia è incentrata su storie di comunità e popoli di vari paesi in cui l’aspirazione a conseguire migliori condizioni di vita ha preso la forma della lotta collettiva. Gemellato con Documentarist-Istanbul Documentary Days (di cui proporrà una selezione di titoli), il festival quest’anno lancia anche la sezione Doc at Work: incontri, laboratori e dibattiti con gli autori, per chi vuole conoscere da vicino il linguaggio del documentario.
Online, da segnalare la possibilità di vedere tutti i giorni in streaming alcuni dei titoli del programma ufficiale, grazie alla partnership con
MyMovies, che assegnerà anche il premio del pubblico ai titoli più votati tra i 24 in corcorso.