Sexy, eleganti e intelligenti. Sono questi gli uomini scelti da Sarah Gidick per il suo 'Porn for woman'. Un profilo Instagram da 80mila follower. Dove i maschi sono puri oggetti sessuali. Ma con stile

Tutto cominciò con Jon Hamm: sigaretta penzoloni fra le labbra, camicia a quadretti, mano disinvoltamente poggiata su un tavolo mentre con l’altra, aiutandosi con una forchetta, controlla la cottura di due uova in un tegamino. Una foto “innocente” che, a nove donne su dieci, escludendo dunque quella un po' distratta, ispira pensieri che di innocente hanno ben poco e che diventano argomento di conversazioni con le amiche, già dopo il primo drink di un aperitivo di mezza settimana.

In quelle conversazioni, statene pur certe, Jon Hamm e la sua camicia a quadretti finirebbero più o meno allo stesso modo, mentre le uova brucerebbero nella totale indifferenza dei protagonisti. Lo sanno le donne, da Roma a Los Angeles e lo sapeva bene Sarah Gidick, allora trentenne, quel giorno dello scorso gennaio in cui lanciò, usando proprio quella foto di Jon Hamm, un account su Instagram chiamato “Porn for women”. Giusto il tempo di avere i primi riscontri e Sarah scelse un’altra foto “azzeccata”: Tom Ford, in posa sfacciata e sguardo birichino; alla quale fecero seguito alcuni “ever green” come Paul Newman e Marlon Brando, in bianco e nero e belli da svenire.
Schermata-05-2456805-alle-09-43-02-png

In poco tempo, ottantamila persone seguivano le scelte “porno” di Sarah che accompagnavano con commenti “entusiastici”. Era nato un fenomeno: il porno per le donne. “Ero scioccata per l’enorme successo dell’account – dice Sarah tradendo ancora la sorpresa – perché non mi aspettavo piu di due o tremila “followers”. Certo non ottantamila”. PFW, però, era riuscito a riempire quello spazio, fino ad allora “scoperto”, che coincide con l’universo femminile, con la sua sessualità e con ciò che per le donne può essere considerato “porno”.

“Le donne sono attratte dal “porno” come gli uomini – spiega Sarah – solo con modalità diverse. Ho tantissime amiche e la costante è che l’eccitazione che ci dà un uomo sexy ma anche intelligente e “gentiluomo” supera di gran lunga quella che ci dà l’amante occasionale”. Le foto proposte da Sarah, dunque, rispondono proprio a quest’esigenza: vedere uomini belli, considerarli certamente come “oggetti sessuali”, ma inseriti in un “pacchetto” che comprende eleganza, fascino, successo e altre qualità non necessariamente da film a luci rosse.

“Da marzo – spiega Sarah – ho aperto anche il sito “The porn for women” che, seguendo lo stesso principio dell’account Instagram, propone immagini e storie di uomini “sexy” ma anche molto “quotidiani”, che potremmo ritrovarci di fianco in metropolitana”. Il sito include anche una sezione “diario” in cui Sarah, che è anche una scrittrice e blogger, affronta temi di vario genere inclusi quelli relativi a problematiche importanti per le donne. “Sul profilo Instagram – ci dice – un giorno ho pubblicato la foto di Barack Obama, il nostro presidente, sicuramente uomo affascinante, ma l’ho fatto soprattutto per richiamare l’attenzione su un video della Casa Bianca in cui si discuteva di violenza sulle donne. Ci sono molte problematiche che ci riguardano e che a volte ci sfuggono e, allora, mi sembra importante che io “utilizzi” gli uomini anche per questo”.

Per Sarah, insomma, il porno per le donne è una cosa serissima che non si limita mai, come per gli uomini, all’aspetto superficiale e all’atto sessuale in sè. “Non dubito che le donne che seguono PFW – chiarisce – passino del tempo su siti porno in senso stretto e non ci vedo niente di strano. Solo che qui sanno di trovare qualcosa di diverso, al massimo un uomo a torso nudo, e non chiedono nulla di piu perché quelle immagini, per loro, sono “sufficientemente evocative” per determinare una certa eccitazione e un desiderio di possesso”.[[ge:espressoarticle:eol2:2204729:1.53002:article:https://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2013/04/12/news/libere-di-venderci-e-di-comprare-sesso-br-1.53002]]

Il modo in cui io uso il termine “porno” è lo stesso con cui in USA definiamo il cibo o le scarpe quando vengono rappresentati con immagini destinate a creare desiderio”. E fra gli “esemplari porno” proposti da PFW non poteva mancare un italiano d’eccezione: Marcello Mastroianni.

“Quando sono stata in Italia, a Roma, a 19 anni – racconta Sarah – sono stata letteralmente sopraffatta dalla “quantità” di uomini sexy che mi capitava di vedere in strada. Sicuramente ho bisogno di dare spazio ad alcuni uomini italiani nel mio sito”. E poi scoprire la “bellezza” anche altrove, naturalmente, dal momento che il sogno, oggi, è quello di continuare a lavorare con gli “uomini”, ma potendo viaggiare cosi da incontrarne sempre di nuovi e interessanti da presentare alle “altre”. Una specie di “giro del mondo in 80 uomini”, tanto per capirci. Questi ultimi, poi, non nascondono il loro interesse per PFW e, sempre più frequentemente, diventano “affezionati followers”.

“Io credo – dice Sarah – che gli uomini siano curiosi di scoprire ciò che le donne considerano “eccitante” e sarebbe meraviglioso se il mio sito riuscisse ad avere una qualche influenza sulla loro moda o anche solo sulle loro maniere”. PFW, insomma, potrebbe essere una specie di “educazione sentimentale” moderna per uomini a vantaggio delle donne.
[[ge:espressoarticle:eol2:2204728:1.53013:article:https://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2013/04/12/news/ora-il-porno-lo-fanno-le-donne-br-1.53013]]
E pensare che tutto ciò è nato perché Sarah voleva ottenere un lavoro con la “regina televisiva” della casa, Martha Stewart, una signora che, così, da un primo sguardo, non ti immagini a navigare nel web alla ricerca di siti porno, nemmeno se per “donne”. “Lavorare per lei è ancora un mio sogno – confessa Sarah – io la considero la più grande educatrice del nostro tempo per quanto riguarda le cose belle della vita: la cucina, il giardinaggio, il tempo libero e la “dolce vita”. Ho iniziato l’account Instagram proprio per migliorare il mio curriculum nel caso di un’opportunità professionale con lei. E siccome ciò che caratterizza di più il suo lavoro è il gusto eccellente nelle scelte, ho provato ad applicare lo stesso principio in PFW: scegliere un porno che all’apparenza fosse estremamente elegante e, dunque, perfetto per le donne”.
[[ge:rep-locali:espresso:285497506]]
E, solo qualche giorno fa, Jon Hamm, le cui foto famose che ne mettono in evidenza le, diciamo cosi, “doti naturali”, sebbene super popolari in rete, non trovano posto in PFW, è tornato a scatenare i “pensieri stupendi” delle donne, grazie ad una foto in cui, elegantissimo nel suo smoking, sorride con degli occhi che sono decisamente a luci rosse”.