Quest'anno il vaccino antinfluenzale ha avuto un'efficacia inferiore alle attese. Molti dei virus circolanti, infatti, non erano dei ceppi previsti. Ma nei prossimi anni le cose dovrebbero cambiare

Quest’anno l’efficacia dei vaccini antinfluenzali è stata inferiore alle attese. Colpa della bassa copertura raggiunta in molti paesi, e anche del fatto che i virus effettivamente circolanti non erano tutti dei ceppi previsti ma, in parte, erano diversi. Nei prossimi anni, però, le cose potrebbero cambiare, grazie a Fluocop, un progetto europeo coordinato dall’Università di Siena e dalla Sclavo Vaccine Association, finanziato dall’Innovative Medicine Initiative (programma misto, pubblico-privato, dell’Unione europea e dell’associazione delle aziende farmaceutiche Efpia), con 13,9 milioni di euro. Spiega Emanuele Montomoli, coordinatore scientifico del progetto: «Per la prima volta i sei principali produttori di vaccini lavoreranno fianco a fianco con 16 istituti pubblici di otto paesi, per giungere alla standardizzazione dei test immunologici e a linee guida condivise». Il progetto lavorerà su test che valutano l’espressione dei geni coinvolta nella risposta immunitaria al vaccino.