Bugie nella rete
I falsi allarmi che Tik Tok rende virali
Il video di un ponte in Liguria, visto da 10 milioni di persone, accompagnato dall'annuncio di un crollo imminente. Ma le cose non stanno così
TikTok sotto accusa? Sì, almeno stando alle notizie delle ultime settimane. Negli Stati Uniti è passata alla Camera dei Rappresentanti una proposta che può portare alla chiusura del social, che nei soli Usa conta oltre 170 milioni di utenti, compreso il Presidente Biden. Nel frattempo, in Italia Agcom lo ha multato per 10 milioni di euro per la promozione di contenuti pericolosi. Come mai tanto accanimento? Proviamo a scoprirlo con un esempio che ci ha colpito: un video da oltre 10 milioni di visualizzazioni. Nel filmato di TikTok si vede uno dei tanti ponti sospesi del nostro Paese, identificato come il Ponte Varazze dell’Autostrada A10 Genova Ventimiglia. Si vedono in lontananza detriti che cadono e in tono allarmistico si chiede di far girare il video. L’insinuazione è che si tratti di un ponte pericolante aperto al traffico.
La memoria di molti non può che correre alla tragedia del Ponte Morandi, quando un crollo strutturale si trasformò in un dramma (43 vittime e una città per sempre ferita). C’è chi scrive: «Non andrò mai più a Genova» e chi: «L’Italia cade a pezzi». Per fortuna, non c’è nulla di vero. Anzitutto, quello del video non è il Ponte Varazze ma il Viadotto Ceriale, sempre in Liguria ma a parecchi chilometri di distanza. E soprattutto, il ponte non sta assolutamente crollando: sul luogo sono in corso dei lavori di manutenzione, con un cantiere per verificare e mantenere la sicurezza dei viaggiatori. Quelli che si vedono cadere non sono pezzi di ponte ma calcinacci che vengono, in sicurezza, eliminati dopo i lavori. Autostrada dei Fiori, responsabile del tratto, ha diramato un comunicato per smentire le accuse del video: «Quella che si vede è una demolizione controllata di calcestruzzi per l’installazione delle nuove barriere di sicurezza». Chissà se chi ha pubblicato il post si renderà conto del danno e del dolore che la sua bugia sta provocando.