Nel sito di prova Massey - nei pressi della base Starbase situata nel sud del Texas – si è consumato l’ennesimo incidente in casa SpaceX, la seconda esplosione da marzo 2025. Nel corso del rifornimento, il razzo Starship36 è stato avvolto da una nube bianca di gas criogenico, che si è condensata sulla sommità del veicolo prima della gigantesca esplosione che ha distrutto il razzo sulla rampa di lancio.
Non ci sono vittime
Le misure di sicurezza rigorose hanno lasciato fortunatamente a zero il bilancio delle vittime. L’area era stata preventivamente evacuata e, in un comunicato diffuso dopo l’accaduto, SpaceX ha confermato che anche il personale era in sicurezza, rassicurando anche le comunità locali sul fatto che non ci saranno rischi immediati e diretti: “Il nostro team sta lavorando attivamente per mettere in sicurezza il sito e le aree limitrofe, in collaborazione con le autorità locali,” si legge nella nota di SpaceX, che però invita alla cautela e chiede alla popolazione di mantenere la distanza di sicurezza rispetto al perimetro dell’incidente.
To Mars and behind?
Guardando al programma di volo di Starship36: il razzo stava per effettuare il decimo test di volo sperimentale in vista del lancio in programma entro la fine di giugno. Ma dei dieci test di volo effettuati nel corso degli ultimi due anni - con il sistema integrato Super Heavy-Starship – sei sono terminati con esplosioni o malfunzionamenti gravi e solo quattro lanci intermedi sono andati a buon fine. Il penultimo dello scorso marzo, il nono, si è concluso con un fallimento durante il rientro atmosferico, a causa di una perdita di propellente che ha interferito con il controllo della traiettoria. L’ennesimo incidente SpaceX rallenta il programma Starship, l’ambizioso progetto nato in casa Elon Musk con l’obiettivo dichiarato di rivoluzionare l’esplorazione spaziale. Ma in questo momento il sogno di Marte sembra tirare il freno a mano.
SpaceX e la Nasa
Starship di SpaceX è parte integrante del programma Artemis della Nasa, in particolare per lo sviluppo dell’human landing system (Hls), il programma che porterà gli astronauti sul Polo sud della Luna con la missione Artemis III e IV. Ogni battuta d’arresto come quella della notte scorsa complica ulteriormente un piano già estremamente complesso. Il fallimento del test del 18 giugno, oltre a compromettere un veicolo quasi pronto al volo, potrebbe aver danneggiato anche l'infrastruttura del sito di test, rallentando tutta la tabella di marcia.
Fallire per eccellere
In completo accordo con la filosofia americana, che ritiene i fallimenti parte del processo per il successo, Elon Musk ha sempre difeso la filosofia dell’“iterazione rapida”: fallire in modo visibile, imparare velocemente e migliorare. Ma i numerosi insuccessi stanno forse minando la reputazione di Starship. A seguito dell’esplosione di Starship36 sulla rampa di lancio del decimo volo sperimentale ci sarà un probabile rinvio significativo, in attesa della nuova autorizzazione della Federal Aviation Administration.