Accade all'estero

Un pianeta in fuga, una persona su 69 scappa da guerre e catastrofi climatiche. Le notizie dal mondo

di Chiara Sgreccia   21 giugno 2024

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Sfollati nel mondo

E poi Mark Rutte nuovo segretario Nato. Netanyahu sempre più solo. Putin e Kim alleati. L'inchiesta della Bbc sulla guardia costiera greca. Il matrimonio egualitario in Thailandia. L'Italia contro la legge Ue sulla Natura. In Sudan la peggiore carestia del mondo. E la conferenza di pace per l'Ucraina. Ecco i fatti della settimana

Mondo, persone in fuga
Secondo Global trend 2024, l’ultimo rapporto dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, sono 120 milioni le persone nel mondo che scappano da guerre e catastrofi climatiche, oppure da entrambi (l’8,8 in più rispetto alla fine del 2022). E circa la metà sono bambini. Come si legge nel report, nel 2024 il 73 per cento di tutti i rifugiati al mondo provengono principalmente da 5 paesi: Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e territori palestinesi. E quasi il 70 per cento di chi è costretto a lasciare la propria casa rimane a vivere negli Stati vicini a quello di origine. I Paesi che accolgono di più sono quelli a basso e medio reddito.

 

Nato, Mark Rutte segretario
Dopo che il presidente della Romania Klaus Iohannis ha ritirato la sua candidatura, Bucarest ha assicurato il suo sostegno al premier uscente olandese Mark Rutte che così sarà nominato nuovo capo della Nato. Rutte assumerà il ruolo più importante dell'Alleanza atlantica dopo la fine del mandato di Jens Stoltenberg a ottobre, in un periodo difficile per l’Alleanza atlantica che si trova a affrontare il conflitto russo-ucraino e il sostegno vacillante degli Usa.

 

Putin e Kim, nuovo trattato
Un nuovo accordo di partenariato strategico globale è sul risultato della visita del presidente russo Vladimir Putin al leader della Corea del nord Kim Jong Un, a Pyongyang. Al termine di un colloquio durato due ore i due paesi si sono impegnati ad assistersi in caso di aggressione esterna. Le relazioni tra Mosca e Pyongyang rappresentano «un motore per accelerare la costruzione di un nuovo mondo multipolare», sottolinea l’agenzia ufficiale nordcoreana KCNA.

 

Arabia Saudita, i pellegrini muoiono di caldo
Sono stati più di 1,83 milioni i musulmani che quest’anno hanno hanno compiuto l’Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca che almeno una volta nella vita ogni fedele dovrebbe fare. Secondo l’agenzia di stampa Afp, anche se l’Arabia Saudita non ha fornito i dati ufficiali, sarebbero almeno mille sarebbero i pellegrini morti per il caldo. Per la mancanza d’acqua e di posti al riparo dal sole.

 

Israele, Netanyahu sempre più solo
Il 17 giugno più di 100 mila persone sono scese in piazza a Gerusalemme contro il governo Netanyahu per chiedere le dimissioni del primo ministro e il rilascio degli ostaggi. I manifestanti si sono scontrati con la polizia che ne ha arrestati nove. Poche ore prima Bibi Netanyahu aveva sciolto il Gabinetto di guerra dopo le dimissioni del suo principale oppositore, leader dell'Alleanza Blu e Bianca, Benny Gantz: «[Il gabinetto di guerra] non ha più ragion d’essere», ha commentato il premier israeliano. Sottolineando però che non ha alcuna intenzione di porre fine all’offensiva su Gaza, sebbene la tensione con i vertici delle forze armate sia alta. E stia salendo anche con gli Usa che hanno interrotto l'invio di armi in Israele.

 

Grecia, l'inchiesta della Bbc sulla guardia costiera ch ebutta i migranti in mare
La Guardia costiera greca avrebbe causato la morte di decine di migranti nel Mediterraneo, secondo le testimonianze raccolte dalla Bbc, tra cui quelle di 9 persone che sarebbero state deliberatamente buttate in mare; 43 i migranti che si crede siano morti o per essere stati costretti a lasciare le acque territoriali greche o per essere stati riportati in mare. Il governo greco è accusato di rimpatri forzati e respingimenti, ma ora la Bbc svela che tra il 2020 e il 2023 la Guardia costiera sarebbe stata responsabile di 15 incidenti.

 

Europa, Italia contro la Natura
Dopo mesi di stallo, l’Unione europea ha dato il via libera alla prima legge sul ripristino della natura, che punta a recuperare almeno il 30 per cento delle aree terrestri e marine dell’Unione entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. L’accordo finale raggiunto da Parlamento e Consiglio Ue è stato confermato dai ministri dell’Ambiente grazie al voto favorevole dell’Austria che ha permesso di raggiungere la maggioranza. L’Italia ha votato contro.

 

Thailandia, c'è il matrimonio per tutt*
Il 18 giugno il Senato thailandese ha approvato la legge per legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La norma, che punta a garantire uguali diritti anche per adozioni ed eredità, necessita ora dell’approvazione del re. Così dopo 120 giorni dalla sua pubblicazione in gazzetta ufficiale entrerà in vigore, facendo della Thailandia l’unico Paese del Sud-Est asiatico a riconoscere il matrimonio egualitario e il terzo in Asia, dopo Nepal e Taiwan. Per la comunità Lgbt si tratta di un «monumentale passo avanti» che arriva dopo un decennio di battaglie.

Sudan, la peggiore carestia
Come si legge sul Guardian, mentre l’esercito sudanese e le Rsf vengono accusati di utilizzare l’accesso al cibo come arma per combattere la guerra in corso in Sudan dall’aprile del 2023, milioni di persone affrontano una grave carestia, forse la peggiore al mondo, dopo quella che ha devastato l’Etiopia 40 anni fa: «Dobbiamo renderci conto della catastrofe che sta accadendo davanti ai nostri occhi», ha detto l’ambasciatrice degli Usa alle Nazioni Unite, per ricordare la situazione in cui versa il Paese, spesso dimenticato.

Svizzera, Pace per l'Ucraina. Ma non sono tutti d'accordo
Sono 83, tra Stati e organizzazioni, i firmatari della dichiarazione congiunta per la pace in Ucraina elaborata durante la conferenza che si è tenuta gli scorsi 15 e 16 giugno in Svizzera, a Lucerna. Tra questi, le tre principali istituzioni dell’Ue e i 27 Stati membri, compresa l’Italia. Mentre sono 13 i P aesi presenti che hanno deciso di non sottoscrivere il documento, come India, Sudafrica e Brasile, tre potenze che partecipano ai Brics. La Russia non è stata invitata al summit, la Cina ha deciso di non partecipare.