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9 ottobre, 2025Dopo 732 giorni, i bombardamenti su Gaza dovrebbero cessare. Gli ostaggi israeliani saranno rilasciati nelle prossime 72 ore, così come gli ostaggi palestinesi, rinchiusi da anni nelle carceri israeliane
Da Tel Aviv. Un'intesa fragile, raggiunta sotto forte pressione internazionale, mediata da Qatar, Egitto e Turchia, reclamata da Donald Trump. Per la prima volta da due anni, delegazioni israeliane e di Hamas si sono sedute allo stesso tavolo, a Sharm el-Sheikh, per negoziare i dettagli della tregua. A Gaza, sono i pochi giornalisti palestinesi sopravvissuti a portare la notizia di casa in casa. A Tel Aviv, nelle stesse ore, le famiglie degli ostaggi si riuniscono in piazza. Due gioie opposte e lontane. Da una parte un Paese che si prepara a riabbracciare i propri ostaggi. Dall’altra un popolo che celebra la sopravvivenza al genocidio, la possibilità di restare vivi, un giorno in più.
Le immagini che arrivano da Gaza restano le stesse, spietate e inesorabili: corpi fatti a brandelli, città ridotte in polvere. Oltre 67 mila palestinesi sono stati uccisi e più del 90% delle abitazioni di Gaza è stato danneggiato o distrutto, secondo le Nazioni Unite. Interi quartieri sono stati cancellati. La rete idrica è collassata, gli ospedali non funzionano più, e oltre un milione di persone vive sotto tende o tra le rovine. Intanto, in Cisgiordania, l’occupazione continua a tessere la sua rete implacabile.
Restano molte incognite irrisolte. Non si conosce ancora chi governerà Gaza. Non è chiaro se Hamas sarà disposto a deporre le armi, né se Israele ritirerà completamente le sue truppe dal territorio. L’accordo prevede la liberazione di migliaia di palestinesi: detenuti arrestati durante l’offensiva, condannati a pene lunghissime, ergastolani. Tra i nomi, forse, anche quello di Marwan Barghouti, simbolo della resistenza palestinese. Intanto, Trump si prende la scena. Rivendica l’intesa come un punto di svolta, un successo personale. Ma è troppo presto per dire se la tregua durerà. Ed è troppo presto per garantire che lo stermino si sia arrestato.
Le foto da Tel Aviv




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