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4 novembre, 2025Il presidente Usa richiama anche la comunità ebraica, che a New York è la più numerosa tra quelle al di fuori di Israele, per fermare il candidato socialista alla carica di sindaco della Grande Mela. Il console israeliano: "La sua elezione sarebbe un pericolo"
Donald Trump le sta provando tutte per sbarrare la corsa di Zohran Mamdani a sindaco di New York. Prima, le minacce di congelare i fondi federali alla Grande Mela se dovesse vincere il candidato “comunista”. Ora, l’appello alla comunità ebraica, che a New York è la più numerosa tra quelle fuori da Israele. "Un ebreo che vota per Mamdani, che odia gli ebrei, è uno stupido", ha scritto il presidente Usa sul suo social Truth, proprio mentre è in corso il voto per l’elezione del futuro primo cittadino.
Questa mattina era stato invece il console generale di Israele a New York, Ofi Akunis, ad attaccare frontalmente il candidato democratico, perché rappresenterebbe un “chiaro e immediato pericolo per la comunità ebraica”, oltre che una "minaccia chiara e immediata per le istituzioni ebraiche e le sinagoghe, la maggior parte delle quali sono sorvegliate dal dipartimento di polizia di New York”.
Il “pericolo” Mamdani deriverebbe, secondo i suoi detrattori, non solo dalla sua fede - è musulmano - per il suo annoso impegno nella difesa della causa palestinese. Già nel 2010, ha fondato la sezione locale di Bowdoin degli Studenti per la Giustizia in Palestina. A fine ottobre, circa mille rabbini di tutti gli Stati Uniti hanno firmato una lettera aperta schierandosi contro Mamdani e contro la “normalizzazione politica” dell’antisionismo. Durante l'ultimo dibattito dello scorso 22 ottobre, il candidato socialista ha garantito che, in caso di vittoria, sarebbe stato il sindaco di tutti i newyorkesi. Compresi gli ebrei newyorkesi.
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