Le parole del premier dopo la vittoria nelle elezioni: "ll nostro obiettivo è chiudere i negoziati d’adesione entro il 2027. I centri per migranti non il linea con il socialismo europeo? Per me non ci sono confini ideologici"

Albania, Edi Rama: "Abbiamo vinto perché qui c'è voglia d'Europa. Meloni mi ha mandato un messaggio da sorella a fratello"

Edi Rama le ha definite un “referedum sull’Europa”. Le elezioni in Albania che lo hanno incoronato premier per la quarta volta lo hanno fatto diventare il leader più longevo del Paese dopo Enver Hoxha. Per Rama, come spiegato a Repubblica, “abbiamo vinto perché qui c’è una gran voglia di Europa”. L’Albania è da anni nella lista dei Paesi in coda per entrare nell’Unione europea, e il leader di Tirana ha nell’Italia uno dei suoi principali sponsor in questo processo. Non è un caso che, all’indomani del voto che lo ha premiato, ha deciso di rilasciare interviste ai due principali quotidiani italiani, Corriere della Sera e, appunto, Repubblica. “Essere europei - ha continuato - è per noi un traguardo storico”. L’obiettivo, ha spiegato Rama al giornale di via Solferino, è portare “a termine il grande cantiere europeo dell’Albania. Il nostro obiettivo è chiudere i negoziati d’adesione entro il 2027. Intanto continueremo a modernizzare il Paese, rafforzando lo stato di diritto e l’economia, sostenendo le famiglie e rendendo irreversibile la trasformazione del Paese a 360 gradi. L’Albania, se continua a fare i compiti come ha fatto finora, sarà prontissima nel 2030” a entrare nell’Ue.

 

I temi intorno alla vittoria schiacciante del premier albanese, dopo 12 anni di governo, sono tanti. Ci sono le accuse di brogli e intimidazioni denunciate dal leader dell’opposizione Sali Berisha, rimandate però al mittente da Rama: "Sono abituato. In 35 anni di pluralismo non hanno mai riconosciuto veramente un'elezione persa - ha commentato - . Ci sono stati casi isolati di voti fotografati e pubblicati nei social da albanesi all'estero che hanno votato per la prima volta con grande entusiasmo. Le uniche denunce che contano sono quelle riferite alla nostra procura speciale, la Spak, che deve verificare tutto. Il resto sono chiacchiere da bar dopo una partita persa. Dove la colpa è sempre degli avversari o dell’arbitro”.

 

E c’è il rapporto speciale con Giorgia Meloni: “Mi ha scritto un messaggio da sorella a fratello”, ha raccontato. L’ultimo esempio di questa relazione, personale oltre che politica, con la premier italiana è stata la disponibilità a ospitare i discussi centri per migranti in Albania che, dopo vari stop della magistratura e in attesa di un’importante pronuncia della Corte di giustizia Ue sul concetto di “Paese sicuro”, sono stati trasformati in Cpr, criticati fortemente dalla sinistra italiana: un progetto, secondo il Partito democratico, che non è in linea con i valori del socialismo europeo, a cui si ispira il partito guidato da Rama. "Io ho la mia idea di socialismo europeo. Per me non ci sono confini ideologici che impediscono di lavorare con altri che possono pensarla diversamente su certe cose - ha sottolineato -. Non credo alle caricature che ci dividono in campi nemici”.

 

Venerdì l'Albania ospiterà i capi di Stato del Consiglio politico europeo, dopo l' accordo con Kosovo e Croazia che non è piaciuto al premier filorusso serbo. "Sarà un incontro molto importante: è il primo dopo gli sviluppi tra Russia, Ucraina e Usa. Penso che l'Europa debba avere la sua idea chiara su questa nuova partita aperta nel mondo e cercare di essere unitissima - ha concluso -. E dobbiamo tenere anche i Balcani il più possibile coesi nel cammino europeo. Ci stiamo provando, con relazioni positive con tutti, Serbia inclusa". 

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