Per il summit della Comunità politica europea, in corso a Tirana, Edi Rama ha accolto tutti i leader allo stesso modo, come normalmente fa un capo di Stato o di governo quando ospita un incontro internazionale o un semplice bilaterale: stretta di mano e foto di rito. Ma per Giorgia Meloni, il premier albanese ha fatto uno strappo alla regola, inginocchiandosi su un tappeto rosso, sotto la pioggia battente. “Edi la devi smettere”, ha scherzato Meloni. Non è la prima volta che Rama si mette in ginocchio, letteralmente, di fronte a Meloni. Lo aveva già fatto a gennaio, nel giorno del quarantottesimo compleanno della premier italiana, quando le aveva regalato un foulard.

Strano rapporto, quello tra Rama e Meloni. L’uno il segretario del Partito socialista albanese, possibile futuro alleato in Europa del Pd di Elly Schlein e candidato a entrare nella famiglia dei Democratici e socialisti (anche se in molti storcono il naso). Lei, fino a qualche mese fa, la leader dei Conservatori dell’Ue. In teoria, una distanza abissale. Eppure, tra i due c’è una “very special relationship”. Saranno i tanti soldi dati a Tirana per ospitare i fallimentari centri per migranti in Albania – ieri Rama ha chiuso le porte al premier inglese Starmer: “I Cpr? Solo con l’Italia” – o sarà l’interesse del premier albanese, al di là della destra e della sinistra, a mantenere buoni rapporti con il nostro Paese che fa da sponsor per il percorso di adesione dell’Albania all’Unione europea.

Fatto sta che, ormai, gesti (di galanteria?) come quelli di Rama stanno diventando sempre più frequenti. Nell’estate del 2023, poi, la premier è stata invitata in vacanza in Albania, nella grande villa sul mare destinata ai primi ministri albanesi. Qualcosa di più di un semplice rapporto politico.