Almeno 25 persone sono state uccise mentre si avvicinavano a un centro di distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Secondo fonti sanitarie locali, le Forze di Difesa Israeliane hanno aperto il fuoco nei pressi di un sito gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation, l'organizzazione sostenuta da Israele e Stati Uniti che si occupa della gestione degli aiuti nella Striscia. Le Idf hanno ammesso di aver sparato contro la folla.
Le offensive dell'esercito israeliano rendono sempre più difficili le operazioni umanitarie a Gaza. L'ultimo episodio riguarda Medici del Mondo. In un comunicato diffuso oggi, 11 giugno, l'organizzazione ha denunciato un attacco condotto con droni contro il proprio ufficio a Deir El Balah, nel centro della Striscia. L’edificio, chiaramente identificato e notificato alle autorità israeliane come “deconflicted” – ovvero protetto da attacchi militari secondo il diritto internazionale – è stato colpito senza alcun preavviso. Hanno perso la vita almeno otto persone: quattro bambini, un adolescente e tre adulti. "Questo attacco rappresenta una grave violazione del diritto internazionale umanitario", ha concluso l’organizzazione.