Erano in cerca di aiuti umanitari nel Sud della Striscia, ma sono stati uccisi dal fuoco israeliano. Lo riporta la Protezione civile di Gaza gestita da Hamas: “Venti martiri e oltre 200 feriti a causa dei colpi d'arma da fuoco dell'occupazione sono stati trasferiti all'ospedale da campo della Croce Rossa nella zona di Al-Mawasi a Khan Yunis, poi all'ospedale Nasser di Khan Yunis", ha detto alla Afp il portavoce della Protezione civile, Mahmud Bassal. Le persone, ha aggiunto, stavano aspettando di raggiungere un centro di soccorso a Rafah “quando le forze di occupazione hanno aperto il fuoco” vicino alla rotonda di Al-Alam.
Solo ieri - 15 giugno - almeno tre persone sono state uccise, e decine ferite, mentre cercavano di avvicinarsi a uno dei pochi siti di distribuzione di cibo e aiuti umanitari della controversa Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) vicino al cosiddetto Corridoio di Netzarim. Altre dieci vittime ci sono state, in circostanze analoghe, nel Sud della Striscia. “Ci è stato riferito che l’esercito israeliano non ha avvertito la folla affamata prima di aprire il fuoco, causando un numero devastante di vittime civili”, ha riferito il corrispondente di Al Jazeera da Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.