Tel Aviv ha lanciato un nuovo attacco contro la tv pubblica dell'Iran (Irib). Secondo notizie che vengono da fonti della Repubblica islamica - riprese anche dai canali degli oppositori all'estero - un missile avrebbe colpito un edificio di Teheran che ospita strutture tecniche dell'emittente da cui dipendono le trasmissioni dei canali 1 e 5, nonché di Quranic, palinsesto d'informazione religiosa islamica, oltre che nove stazioni radio. Gli attacchi ai "simboli del regime" sono una risposta a "ogni colpo al fronte interno israeliano", ha commentato il ministro della Difesa, Israel Katz, in una dichiarazione. "Il dittatore iraniano sarà punito e gli attacchi continueranno con tutta la loro forza", ha avvertito, in riferimento ai raid odierni contro il sito di Fordow (attaccato dagli Usa), il carcere di Evin e di nuovo la tv pubblica iraniana.
Secondo quanto si apprende, l'attacco dei caccia dell'aeronautica israeliana ai cancelli della prigione di Evin, a Teheran, sarebbe stato lanciato nel tentativo di liberare i dissidenti, in attesa di un'eventuale protesta interna mirata a far cadere l'attuale governo in Iran. Non solo: l'obiettivo sarebbe anche quello di indurre gli Ayatollah ad accettare di porre fine alla guerra e trattare sul nucleare.