L'ampia "campagna di Israele contro l'Iran", come la definiscono le stesse istituzioni di Tel Aviv, sta cercando altri modi per proseguire, anche se le armi sono state - almeno per il momento - deposte. Il giorno dopo l'annuncio di un cessate il fuoco a seguito di una guerra durata 12 giorni, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha ufficialmente designato la Banca centrale dell'Iran come "organizzazione terroristica": "Katz ha firmato un decreto speciale che designa la Banca centrale dell'Iran, altre due banche iraniane, una società affiliata alle forze armate iraniane e tre dei suoi alti funzionari come organizzazioni terroristiche e agenti terroristici, nell'ambito della più ampia campagna di Israele contro l'Iran", si legge in una dichiarazione del suo ufficio rilasciata oggi, 25 giugno.
Nel frattempo, il Parlamento di Teheran ha votato a favore della sospensione della cooperazione con l'Aiea. "L'Agenzia Internazionale per l'energia atomica, che si è rifiutata di condannare anche solo marginalmente l'attacco agli impianti nucleari iraniani, ha messo a repentaglio la propria credibilità internazionale", ha dichiarato il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf, annunciando che "l'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran sospenderà la sua cooperazione con l'Aiea fino a quando la sicurezza degli impianti nucleari non sarà garantita", secondo quanto riportato dalla Tv di Stato.