Politica
24 settembre, 2025L'esecutivo dovrà rispondere ai rilievi dei magistrati contabili entro venti giorni. Il Mit: "Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni"
La Corte dei conti chiede chiarimenti sulla delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto. La relazione dei magistrati contabili si attendeva per dare piena effettività al documento con cui lo scorso sei agosto il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha dato il via libera dell’infrastruttura che dovrebbe collegare Calabria e Sicilia.
I giudici, nel documento inviato oggi — 24 settembre — alla presidenza del Consiglio, sottolineano "la necessità di acquisire chiarimenti ed elementi informativi" sulla recente delibera perché "risulterebbe non compiutamente assolto l'onere di motivazione difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dal Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell'iter procedimentale, una puntuale valutazione degli esiti istruttori”. Entro 20 giorni il governo dovrà dare risposte ai rilievi della Corte dei conti.
Tra i punti attenzionati ci sarebbero una serie di questioni procedurali, ambientali ma soprattutto contabili. “Perplessità si manifestano, inoltre — si legge nel documento inoltrato a Palazzo Chigi —, in merito al disallineamento tra l'importo asseverato dalla società Kpmg in data 25 luglio 2025, quantificato in euro 10.481.500.000, e quello di euro 10.508.820.773 attestato nel quadro economico approvato il 6 agosto 2025. Si chiedono chiarimenti”.
In attesa della replica del governo, il primo effetto è lo stop all’iter annunciato da Matteo Salvini perché, senza la delibera Cipess pubblicata in Gazzetta ufficiale — e la Corte dei conti invita il comitato a ritirarla per autotutela — è impossibile avviare anche solo i cantieri preparatori (perché si rischierebbe di incappare in una contestazione di danno erariale). E, quindi, è inverosimile che i primi lavori partiranno da ottobre, come invece annunciato dal leader leghista.
Dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti filtra però ottimismo. "Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un'opera così rilevante — si legge in una nota diffusa dal dicastero di Porta Pia —. Il Ponte sullo Stretto non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro”.
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