Il segretario generale dell'Alleanza atlantica, nel secondo giorno del vertice a L'Aja: "Il post di Trump dei miei messaggi? Non mi imbarazza, non saremmo qui se non fosse stato rieletto presidente". Oggi il summit con i capi di Stato e di governo

Nato, Rutte e la necessità di aumentare le spese militari: "Decisioni dure, i politici dovranno trovare i soldi"

In apertura del secondo giorno del vertice della Nato in corso a L’Aja, in Olanda, il segretario dell’Alleanza atlantica Mark Rutte ribadisce l'impegno degli alleati di alzare fino al 5 per cento del Pil le proprie spese per la Difesa, uno dei punti nodali di quest’importante vertice. “I politici devono prendere delle scelte, devono trovare i soldi, e questo non è facile. Ma sono certo che ci arriveremo”, ha detto al suo arrivo. “Con il nuovo piano - ha aggiunto Rutte - aggiungeremo migliaia di miliardi. I miei colleghi al tavolo sono fermamente convinti che, data la minaccia russa e la situazione della sicurezza internazionale, non ci siano alternative. Dobbiamo farlo”.

L'sms postato da Trump

L’impegno del segretario generale della Nato di far aumentare la spesa militare in tutti e 32 Paesi dell’Alleanza era stato annunciato da Donald Trump, alla sua maniera. Ieri (24 giugno) aveva scelto di pubblicare sui suoi profili social un messaggio privato in cui Rutte gli garantiva che si sarebbe arrivati a spendere il 5 per cento del Pil. Il tutto scritto con parole lusinghiere nei confronti di Trump: nel suo messaggio scrive che lui riuscirà a “ottenere qualcosa che nessun presidente americano è riuscito a fare negli ultimi decenni. L’Europa pagherà un sacco di soldi, come è giusto che sia, e sarà una tua vittoria”. Ai giornalisti che gli chiedevano chiarimenti, il segretario della Nato ha risposto che “non è imbarazzato. Nel mio messaggio - ha spiegato - enunciavo un fatto, non saremmo dove siamo ora se Donald Trump non fosse stato eletto nuovamente presidente. Non ho problemi che l’abbia pubblicato”.

Il chiarimento sull'articolo 5

Poi, in apertura della seconda giornata del summit Rutte ha chiarito un altro elemento finito ieri al centro del polverone. Originato, come spesso accade, da alcune parole di Trump che, in questo caso, ha parlato di “diverse interpretazioni” legate all’articolo 5 del trattato costitutivo dell’Alleanza atlantica, quello che prevede la mutua assistenza militare in caso di aggressione a uno degli Stati alleati. “È assolutamente chiaro - ha chiarito il segretario Nato - che gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nei confronti della Nato e dell'articolo 5. E sì, c'è anche un'aspettativa, che sarà soddisfatta oggi, ovvero che i canadesi e gli europei accelerino la loro spesa, assicurando non solo che siamo in grado di difenderci dai russi e da altri, ma anche di raggiungere la parità. Ed è giusto che spendiamo quanto spendono gli Stati Uniti”.

Il programma del secondo giorno del vertice Nato

Ieri sera c’è stato un primo momento di incontro tra i leader, in una cena offerta dai reali dei Paesi Bassi ai membri dell’Alleanza a cui ha partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Giorgia Meloni e Trump, seduti allo stesso tavolo, hanno avuto una lunga conversazione informale. Ma sarà oggi che il summit entra nel vivo, con alle 7:45 una prima riunione congiunta dei ministri degli Esteri del G7 e dell’Ue, mentre dalle 8:30 sono iniziati ad arrivare i capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Alleanza atlantica. I lavori, poi, inizieranno alle 10 con la sessione plenaria del Consiglio atlantico. Nel pomeriggio, alle 15:30, ci sarà un incontro ristretto tra i leader di Ucraina, Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, insieme al vertice della Nato, per un focus sulla sicurezza europea e la guerra in Ucraina.

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