"Il Presidente degli Stati Uniti ha appena minacciato di farmi arrestare, togliermi la cittadinanza, rinchiudermi in un campo di detenzione e deportarmi. Non perché abbia violato la legge, ma perché mi rifiuto di lasciare che l'Agenzia per l'immigrazione terrorizzi la nostra città". Con questo post su X, il vincitore delle primarie newyorkesi del Partito democratico e candidato sindaco Zohran Mamdani ha risposto pubblicamente alle intimidazioni ricevute da Donald Trump. "Le sue parole", ha proseguito, "non sono solo un attacco alla nostra democrazia, ma un messaggio rivolto a tutti i newyorkesi che rifiutano di nascondersi nell'ombra: se alzate la voce, verranno a prendervi".
Fermare l'ascesa di Mamdani è la nuova ossessione della destra americana. Il candidato sindaco è stato accusato da Andy Ogles, deputato repubblicano del Tennessee, di aver ottenuto la cittadinanza statunitense "attraverso una falsa dichiarazione volontaria o l’occultamento di un sostegno materiale al terrorismo". Come prova, ha citato una canzone rap che Mamdani ha pubblicato di otto anni fa. Il testo, secondo Ogles, inneggerebbe a una fondazione di beneficenza condannata (dopo un processo criticato da diverse Ong, tra cui Human Rights Watch) per aver finanziato Hamas. In un post su X ha aggiunto: "Zohran ‘piccolo Muhammad’ Mamdani è un antisemita, socialista, comunista che distruggerà la grande città di New York. Deve essere deportato". Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha lasciato intendere che potrebbe essere avviata un’indagine: "Non ho visto queste accuse, ma certamente, se fossero vere, sarebbe qualcosa da indagare". Lo scorso 11 giugno, l'amministrazione Trump (che è, lui sì, un criminale condannato) ha fatto circolare memorandum del Dipartimento di Giustizia che invita gli avvocati a dare priorità alla revoca della cittadinanza per i cittadini statunitensi nati all’estero che abbiano commesso determinati reati.
Mamdani, nato in Uganda da genitori di origini indiane, ha ricevuto diversi attacchi islamofobi dopo la vittoria alle primarie a causa della sua fede musulmana. Durante la conferenza stampa in cui lo ha minacciato, Trump ha suggerito anche che "molte persone dicono che sarebbe qui illegalmente", mettendo in dubbio la legittimità della cittadinanza ottenuta dal candidato democratico nel 2018. Se, come già dichiarato in campagna elettorale, Mamdani dovesse impedire agli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement di arrestare e deportare cittadini newyorkesi, "allora dovremo arrestarlo", ha affermato il presidente. "Non abbiamo bisogno di un comunista in questo Paese ma, se ne abbiamo uno, lo terrò sotto stretta osservazione," ha aggiunto, con la promessa di tagliargli i fondi "se non si comporterà bene". Ha vinto contro ogni pronostico, non è ancora sindaco di New York, ma Zohran Mamdani è già sotto tiro.