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22 luglio, 2025L'annuncio del ministro degli Esteri Araghchi: "Ora è una questione di orgoglio nazionale". Venerdì nuovi colloqui a Istanbul con Germania, Francia e Regno Unito
Teheran non intende rinunciare agli sforzi dei suoi scienziati per l'arricchimento dell'uranio. A riferirlo è il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che ha dichiarato l'intenzione del Paese di proseguire con il suo programma nucleare, nonostante i "gravi danni" provocati dagli Usa durante la guerra dei dodici giorni.
Il programma "è stato interrotto perché, sì, il danno è grave. Ma è chiaro che non possiamo abbandonare l'arricchimento, perché è un risultato dei nostri scienziati", ha affermato durante la messa in onda del programma Bret Baier, sul canale tv Usa Fox News. "E ora, più di questo, è una questione di orgoglio nazionale", ha aggiunto, sottolineando che qualsiasi futuro accordo nucleare iraniano deve includere il diritto all'arricchimento.
Il ministro ha poi affermato di non avere "informazioni dettagliate" sull'ipotesi che l'uranio arricchito sia stato risparmiato dai bombardamenti Usa, sostenendo, però, che l'agenzia atomica iraniana sta lavorando "per valutare cosa sia successo esattamente al nostro materiale nucleare".
Dichiarazioni che preparano la scena ai nuovi colloqui sul programma nucleare iraniano, previsti per venerdì - 25 luglio - a Istanbul alla presenza di Germania, Francia e Regno Unito. L'Iran è "aperto" anche a un dialogo con Washington, ha fatto sapere Araghchi, ma solo se indiretto, al netto dei diversi round di negoziati sul tema che si erano tenuti prima degli attacchi statunitensi.
"Siamo aperti ai colloqui, ma non a quelli diretti in questo momento", ha dichiarato a Fox News, osservando che l'Iran si era già dimostrato disposto ad "adottare misure volte a rafforzare la fiducia per dimostrare che il suo programma nucleare è pacifico", in cambio della revoca delle sanzioni statunitensi.
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