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25 luglio, 2025Bangkok avverte: "Rischio guerra". Il primo ministro della Malesia: "Pronti ad aiutare e facilitare il processo per un cessate il fuoco immediato". Convocata per oggi una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu
Oltre 138 mila civili evacuati
Il bilancio delle vittime degli scontri militari tra Thailandia e Cambogia, fra i più feroci degli ultimi anni, è salito a 14 morti e 428 persone ricoverate negli ospedali locali. A questi, si aggiungono 138.013 civili thailandesi evacuati dalle aeree di confine da ieri, 24 luglio, quando si sono riaccese le tensioni. Phnom Penh ha invece trasferito finora 1.500 famiglie da Oddar Meanchey, la provincia di frontiera colpita dagli scontri.
Bangkok: “Rischio guerra”
Le tensioni transfrontaliere con la Cambogia "potrebbero sfociare in una guerra", ha avvertito il primo ministro ad interim thailandese, Phumtham Wechayachai. "Se la situazione dovesse degenerare, potrebbe sfociare in una guerra, anche se per ora la situazione rimane limitata agli scontri".
Rischio alto per i civili
"Finora un civile è stato ucciso e cinque persone sono rimaste ferite durante i combattimenti" con le forze thailandesi, secondo il cambogiano Meth Meas Pheakdey, portavoce della provincia di confine di Oddar Meanchey. La vittima era un uomo di 70 anni.
Malesia: pronti a intercedere per una tregua immediata
Il primo ministro della Malesia, Anwar Ibrahim, ha offerto l'assistenza di Kuala Lumpur per facilitare il dialogo tra i due Paesi e ottenere un "cessate il fuoco immediato". Anwar Ibrahim ha affermato di aver parlato con il primo ministro cambogiano Hun Manet e il vice primo ministro thailandese Phumtham Wechayachai per esprimere le "preoccupazioni della Malesia per l'aumento delle tensioni lungo i confini dei due Paesi". Per questo, il Paese è "pronto ad aiutare e facilitare questo processo nello spirito dell'unità e della responsabilità congiunta dell'Asean". E, ha aggiunto, di aver accolto con favore i "gesti positivi e disponibilità dimostrati da Bangkok e Phnom Penh" in risposta al suo appello.
L'Onu invita alla moderazione
Intanto António Guterres, segretario generale dell'Onu, ha esortato i due Paesi a dar prova di moderazione e a risolvere la loro disputa frontaliera attraverso il dialogo. Attesa per oggi una riunione d'emergenza sulla crisi convocata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu.
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