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26 luglio, 2025Un membro della Ong: "Una nave dell'Idf verso di noi per intercettarci". A giugno gli attivisti che puntano verso le coste della Striscia per consegnare aiuti umanitari erano stati arrestati e poi espulsi dallo Stato ebraico. Ora il copione sembrerebbe ripetersi
È sempre più vicina a Gaza la barca Handala della Freedom Flotilla, la coalizione che punta a forzare il blocco israeliano e approdare sulle coste della Striscia per consegnare aiuti umanitari. Ma quando, come si può dedurre dal sistema di tracciamento dell’imbarcazione, ha superato il punto in cui a giugno era stata intercettata in acque internazionali dall’Idf, ecco che l’esercito israeliano si prepara a intervenire per fermare la missione (qui la diretta YouToube). “L'Idf impone il blocco della sicurezza marittima sulla Striscia di Gaza ed è preparata ad affrontare una serie di scenari", ha affermato l'esercito in una nota citata da Haaretz, aggiungendo di essere in attesa di indicazioni delle leadership politiche. Un membro della Freedom Flotilla ha scritto su Instagram che una nave militare israeliana, la Shayetet 13, ha lasciato da poco il porto di Haifa con l’ordine di “prendere il controllo (della Handala) della Freedom Flotilla e di fermare le persone a bordo”.
Mentre scriviamo, l’imbarcazione si trova a circa 70 miglia dalle coste di Gaza. In attesa del - a questo punto probabile - intervento dell’esercito di Tel Aviv, sopra la Handala vola da tempo, ininterrottamente, un drone israeliano Heron che sta seguendo, metro dopo metro, il percorso dell’imbarcazione. “Dobbiamo chiedere un’azione immediata per Gaza. Fate pressioni sui vostri governi affinché smettano di consentire il genocidio e lasciate che Handala proceda in sicurezza verso Gaza - si legge in un appello rilanciato dalla Freedom Flotilla sui social -. Da 146 giorni sono rimasti a guardare mentre l’occupazione israeliana blocca gli aiuti salvavita e affama un’intera popolazione. Poni fine al blocco. Stop al genocidio. Lasciate passare gli aiuti”.
Sulla missione ci sono anche due italiani, Antonio La Piccirella e Antonio Mazzeo. Insieme a loro ci sono cittadini da ogni parte del mondo - statunitensi e australiani, tedeschi e spagnoli, tunisini e norvegesi - insieme a due parlamentari francesi, Emma Fourreau e Gabrielle Cathala.
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