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18 settembre, 2025Secondo le Nazioni Unite Tel Aviv ha anche distrutto il centro di fecondazione in vitro di Al Basma, "una misura volta a impedire le nascite tra i palestinesi di Gaza". Smotrich: "La Striscia è una miniera d'oro immobiliare"
L’offensiva israeliana su Gaza continua incessante, come ogni giorno. Mentre prosegue l’attacco via terra sulla città più popolosa della Striscia, nella notte una nuova ondata di raid ha colpito le aree vicine ai pochi ospedali rimasti in funzione. Secondo Al Jazeera, sono almeno 83 i morti palestinesi dall’alba. Missili hanno colpito le zone intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli.
"Un crimine di guerra"
Hamas ha condannato gli attacchi vicino agli ospedali come un "crimine di guerra a tutti gli effetti" e "un palese messaggio di sfida e palese disprezzo per la comunità internazionale”. Ieri — 17 settembre — è stato il turno dell’ospedale pediatrico di al-Rantisi, colpito per tre volte consecutive.
I raid sugli ospedali sono contenuti nel recente rapporto della commissione indipendente Onu sul “genocidio” commesso da Israele a Gaza, evidenziando anche la distruzione, da parte di Tel Aviv, del centro di fecondazione in vitro di Al Basma, che ha distrutto 4mila embrioni e mille campioni di sperma e ovuli, definendola "una misura volta a impedire le nascite tra i palestinesi di Gaza", e uno degli atti definiti di genocidio dalla Convenzione del 1948. E a proposito di ospedali e di personale sanitario, sempre ieri è stato ucciso un operatore di Medici senza Frontiere, il tredicesimo dal 7 ottobre 2023.
Le donne partoriscono per strada
Un altro allarme arriva sempre dalle Nazioni Unite, secondo cui “l’offensiva israeliana a Gaza costringe le donne a partorire per strada, senza ospedali, medici o acqua pulita”, ha dichiarato la portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric, citando il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). "L'Unfpa afferma che 23mila donne sono prive di cure e circa 15 bambini nascono ogni settimana senza assistenza medica", ha aggiunto Dujarric, che ha sollecitato l'immediata protezione dei civili, affermando che la situazione sul campo "sta peggiorando di ora in ora". Ha sottolineato che "l'emissione di ordini di sfollamento non esonera le parti in conflitto dalle loro responsabilità di proteggere i civili nella conduzione delle ostilità".
Smotrich: "Gaza è una miniera d'oro immobiliare"
Ieri, poi, è stata un’altra giornata in cui anche i toni e le parole usate da esponenti israeliani ha raggiunto un altro picco di violenza. Il ministro di estrema destra Bezalel Smotrich, parando a un gruppo di imprenditori riuniti a Tel Aviv e annusando il profumo di affari a Gaza nel post-guerra, ha definito la Striscia una “miniera d’oro immobiliare” che si “ripaga da sola. Abbiamo pagato un sacco di soldi per questa guerra — ha detto Smotrich che, insieme al suo collega Itamar Ben-Gvir, dovrebbe essere colpito dalle sanzioni europee annunciate ieri da Ursula von der Leyen —. Dobbiamo capire come dividere il terreno in percentuale. La prima fase del rinnovamento della città, la demolizione, l’abbiamo già fatta. Ora dobbiamo costruire”. Sostiene di essere già in trattative con gli americani per spartirsi l’enclave dopo la guerra: “C’è un piano industriale, elaborato dai più grandi professionisti qui, che è sulla scrivania del Presidente Trump”.
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