Il caso di una maxi discarica privata in Piemonte solleva il possibile conflitto d’interessi tra i finanziatori privati e ?i parlamentari che in base alla Costituzione dovrebbero restare indipendenti da qualsiasi lobby
di Andrea Tornago
14 gennaio 2016
Ermete RealacciSymbola è il nome di una fondazione che uno studio ?di Openpolis cita tra i modelli positivi: è tra le poche (5 su 65) che pubblicano i bilanci anche su Internet e svolge serie attività di ricerca sull’economia verde. ?Tra i 41 promotori compaiono economisti, ambientalisti, docenti universitari, manager e imprenditori come Carlo ?De Benedetti (presidente ?del gruppo Espresso) e Diego Della Valle.
Il presidente e dominus politico della fondazione è Ermete Realacci, ex presidente di Legambiente, ora deputato del Pd al vertice della Commissione ambiente. In qualche caso, però, anche Symbola si è vista contestare il problema di fondo di tutte ?le fondazioni politiche: il possibile conflitto d’interessi tra i finanziatori privati e ?i parlamentari che in base alla Costituzione dovrebbero restare indipendenti da qualsiasi lobby. Il problema più recente e vistoso riguarda una maxi-discarica privata in Piemonte.
Waste End è il titolo ?di uno studio di 188 pagine, pubblicato da Symbola nel marzo 2015, che propone ?un futuribile scenario ?di riciclaggio totale e «fine dei rifiuti». La presentazione è firmata da Realacci, come presidente della fondazione, ?e da un imprenditore: Pietro Colucci, socio promotore ?di Symbola e manager del colosso dei rifiuti Waste Italia.
Lo stesso nome, Waste End, identifica un progetto che prevede una nuova discarica da 787 mila metri cubi nel comune torinese di Chivasso, contestato da cortei di cittadini e ambientalisti. L’affare fa capo alla Smc, controllata interamente dal gruppo Waste. Ed è indicato come esempio nello studio ?di Symbola che ne esalta ?la fattibilità.
Per la città metropolitana di Torino, presieduta da Piero Fassino, ?il progetto però «non è autorizzabile”. Il 4 novembre i tecnici l’hanno bocciato spiegando che la nuova discarica, collocata sopra quella già esaurita, «impedirebbe tutti gli interventi sul sistema di estrazione di percolato e gas». Interpellato da l’Espresso, Realacci risponde così: ?«Ho firmato uno studio con Colucci, che stimo. Ma non metto piede a Chivasso da otto anni e non ho seguito? la vicenda. La Provincia l’ha bocciato e l’impianto non si farà. Non è un problema mio».