Nessuna prima cittadina scelta nei comuni capoluogo alle ultime amministrative. Mancano i ballottaggi ma il quadro resta sconcertante

Non ci sono sindache elette nei capoluoghi di provincia. Erano già poche dopo le amministrative del 2021 e, per adesso, non c’è miglioramento. Anzi. Prima dello scorso 12 giugno solo 6 città su 108 capoluoghi di provincia avevano un sindaco donna: Ancona, Andria, Lodi, Piacenza, Verbania e Vibo Valentia, come era emerso dall’analisi realizzata da Openpolis. Uno - Ancona - tra i capoluoghi di regione.

Dopo la scorsa domenica, su 26 capoluoghi di provincia in cui i cittadini sono andati alle urne, 13 hanno già eletto tutti uomini come amministratori comunali. Gli altri andranno al ballottaggio, previsto per il 26 giugno.

Solo in due città, Piacenza e Viterbo, la competizione sarà al femminile, in quattro si sfideranno un uomo e una donna. Nelle altre rimangono solo uomini.

Non c’è stata possibilità per le donne neanche nei quattro capoluoghi di regione: a Palermo ha vinto Roberto Lagalla sostenuto dal centrodestra, a Genova riconfermato Marco Bucci, centrodestra, a L’Aquila rimane Pierluigi Biondi, sostenuto sempre dal centrodestra. Mentre a Catanzaro ci sarà il ballottaggio tra il candidato di centrosinistra Nicola Fiorita e il candidato civico Valerio Donato, ex Pd, ora con Lega e Forza Italia.

Va un po’ meglio nel resto del Paese, ma soltanto leggermente e comunque al di sotto del dato nazionale. Secondo un report di Anci, l’associazione dei comuni italiani, su 7904 comuni totali, 1140 sono guidati da donne. Circa il 15 per cento.

Dal primo turno delle amministrative del 2022 emerge, invece, che su 905 comuni in cui il sindaco è stato eletto (elezioni valide, non si andrà al ballottaggio) solo 122 hanno scelto un’amministratrice comunale. Il 13, 4 per cento. L’Emilia-Romagna è la regione con la percentuale più alta grazie all’elezione di cinque sindache sui 19 comuni in cui c’è già un risultato definitivo. Le peggiori sono la Valle D’Aosta (le votazioni sono state il 15 maggio) con 0 donne elette, ma su soli quattro comuni. E la Toscana con una sindaca su 27.

Immobilismi
«Noi donne del Pd da sempre escluse sistematicamente»
23/2/2021

Che la parità di genere fosse lontana era già chiaro prima delle votazioni. Secondo una ricerca condotta dal Centro Studi Enti Locali (Csel) per Adnkronos, sulla base delle liste dei candidati coinvolti nelle elezioni amministrative 2022, erano solo il 19 per cento del totale le donne che si proponevano come candidate a sindaco. In 497 comuni, cioè in 6 su 10, la corsa è stata tra uomini. Il punto non è che gli elettori non vorrebbero sindache ma che sono proprio i partiti a investire ancora troppo poco sulle donne.