È toccato a Matteo Salvini aprire i lavori della seconda giornata di LetExpo 2025, la fiera internazionale della logistica e dei trasporti. Il vicepremier, dopo un giro - tanti selfie e strette di mano - tra gli stand dei cinque padiglioni di Veronafiere, è stato intervistato da Nunzia Di Girolamo sul palco centrale, quello di Casa Alis. Un colloquio a tutto campo, nel quale il ministro delle Infrastrutture ha affrontato tutti i temi politici di attualità: dalla tregua in Ucraina al piano di riarmo europeo, dai dazi alla pace fiscale proposta dalla Lega. A fare gli onori di casa, anche in questa giornata, il presidente di Alis, Guido Grimaldi. Allo stand de L'Espresso, ha rilasciato una dichiarazione sulla stretta commerciale in corso: "Porre i dazi è un suicidio".
"Non voglio arricchire francesi e tedeschi"
Nella rassegna stampa di questa mattina - 12 marzo - spiccavano le parole del leader leghista, intervistato da QN: "Un piano concreto ancora non c'è - ha sottolineato Salvini parlando di ReArm Europe - non comprendiamo perché dovremmo fare debito pubblico per comprare altre armi. Da chi? In quanto tempo? Per fare cosa? Con quali soldi?". Concetti (e domande) ribadite anche a Verona alla fiera della logistica e dei trasporti. "Vorrei che Ursula von der Leyen venisse qui agli stand delle forze armate - ha attaccato il vicepremier -. Lei dice agli Stati di fare debito per comprare armi. Ma mi domando. Dove le compro? E chi le produce? Credo sia sbagliato fare debito per arricchire l'industria della Difesa della Francia o della Germania. Non voglio arricchire francesi e tedeschi sulla pelle dei miei figli. Se faccio debiti, allora devo dare impulso alle nostre imprese".
Le uscite del leader leghista sono arrivate in contemporanea con la plenaria del Parlamento europeo in corso a Strasburgo, dove si vota una risoluzione sul piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro proposto dalla presidente della Commissione europea. "Prima di riarmare l'Europa - ha aggiunto Salvini - parliamo di riarmo dell'esercito italiano, della marina, dell'aviazione, dei carabinieri. Ma facendo lavorare le aziende italiane".
"L'Ue sta facendo gli interessi italiani o no?"
L'altro tema caldo è quello dei dazi. La Commissione europea ha annunciato contromisure per difendersi dall'entrata in vigore delle barriere commerciali su alluminio e acciaio alzate dall'amministrazione statunitense. "Già in passato gli Usa posero dei dazi, e l'Italia ebbe non la fortuna ma l'abilità nel contrattare. Nel migliore dei mondi possibili bisognerebbe trattare come Unione europea nell'interesse continentale, ma l'Ue sta facendo gli interessi italiani o no?".
Poi l'attacco a Bruxelles: "Al di là dei dazi di Trump, chi è che si è inventato gli Ets e le tasse sul trasporto marittimo, sul trasporto aereo e le eco-follie green che sono un suicidio economico? Non è Trump. Il primo e più pesante dazio non arriva da Washington o Pechino ma da Bruxelles. E va smontato pezzo per pezzo".
"L'Italia può essere un ponte tra Usa e Oriente"
Tra i temi trattati a LetExpo anche la possibile tregua in Ucraina, dopo che l'incontro di ieri - 11 marzo - in Arabia Saudita, tra la delegazione ucraina e quella statunitense ha aperto alla possibilità, che deve essere accettata da Mosca, di un cessate il fuoco di 30 giorni. "C'è all'orizzonte quanto meno una tregua, se non una pace. Zelensky dice che si può arrivare alla pace. Putin dice che si può arrivare alla pace. Trump, in maniera educata, maleducata, scomposta, sta facilitando la pace? Sì. E la fine del conflitto, oltre a salvare vite, apre mercati fondamentali per le nostre aziende - ha ribadito Salvini dal palco -. L'Italia ha allora l'occasione storica, con questo governo compatto e stabile, di essere un ponte tra Usa e Oriente ed essere protagonista della fine del conflitto tra Russia e Ucraina".
"Mi spiace - ha aggiunto il vicepremier - che l'Europa non sia protagonista di questo confronto, mentre lo è per esempio la Turchia che si è ritagliata in questi anni una posizione lungimirante e determinante. Che il mondo non passi da Bruxelles, perché Bruxelles è impegnata a rompere le palle al marittimo e a imporre auto elettriche, mentre la pace si giocherà tra Istanbul e Riad, mi fa dire che questa Ue ha fallito drammaticamente".