Politica
10 settembre, 2025Il vicesegretario della Lega è stato ospite di Maria Rosaria Boccia. Zaia: "Il generale rispetti le regole e le liturgie del partito"
“Putin negli ultimi vent'anni, governando la Russia, ha portato a un'esplosione di benessere, di ricchezza nella sua nazione. Gode del supporto popolare, cosa che Zelensky sembrerebbe perdere giorno dopo giorno. E quindi se dovessi paragonare l'attività politica dei due uomini, preferisco una persona come Putin”. Ospite di Maria Rosaria Boccia su ErreTv, il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, si lancia in un elogio del presidente russo.
“Zelensky — ha continuato l’ex generale e ora europarlamentare del Carroccio — nella sua vita precedente ha fatto il comico, è solo da poco che fa il politico, e devo dire che non lo fa con grande successo: ha perso totalmente la sovranità sullo Stato che rappresenta”. Ancora: Putin non “è certo il mio simbolo di uomo politico ma, dovendo scegliere tra l'uno e l'altro, prendo quello che ha vent'anni di esperienza e che ha dato prova di quelle che sono le sue capacità, facendo rifiorire la Russia da un Paese che era stato quasi cancellato dalle mappe delle relazioni internazionali che contano a una potenza che oggi è presa in considerazione dai grandi della Terra”. Zelensky, invece, “non è sovrano, perché dipende completamente dalle risorse che provengono da altri Paesi”.
Vannacci ha ripetuto anche a Boccia di non essere allineato “al pensiero unico. Io voglio portare le mie idee e miei pareri nell’Unione europea — ha spiegato —, anche se sono pareri minoritari o comunque eccentrici rispetto a quelli del pensiero unico”.
Le parole di Zaia su Vannacci
Intanto, in un’intervista rilasciata oggi — 10 settembre — al Corriere della Sera, anche il presidente del Veneto Luca Zaia è intervenuto nel dibattito interno al Carroccio generato dalle parole d’insofferenza del governatore lombardo, Attilio Fontana, e seguite da quelle di uno degli esponenti della vecchia guardia leghista, Gian Marco Centinaio. Zaia si è unito al coro che chiede all'ex generale di rispettare le regole e la tradizione del partito che lo ha accolto. “Esistono i valori di un partito nato più di trent’anni fa. Il generale non ha fatto la gavetta, come è toccato a tutti noi, a partire da Matteo Salvini. È doveroso che rispetti le regole e le liturgie del partito in cui è entrato — spiega —. Sottolineo che non siamo ancorati all’amarcord. La Lega ha interpretato i bisogni di una società che cambia cercando di essere sempre innovatrice, dalla parte del popolo”.
Ma cosa vuol dire “vannaccizzare” la Lega, espressione rivendicata dallo stesso Vannacci? “Sinceramente non lo so — risponde Zaia —. Vannacci è persona intelligente, della provocazione ha fatto la sua cifra. Però noi non abbiamo bisogno di battute o di provocazioni. Lui porti le sue proposte come tutti all’interno del movimento, poi si deciderà”.
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