Politica
23 settembre, 2025Il presidente della Giunta per le autorizzazioni Dori rende nota la risposta del procuratore capo di Roma Lo Voi sulla richiesta di chiarimenti avanzata dal centrodestra, che vorrebbe sollevare un conflitto d'attribuzioni di fronte alla Consulta per estendere anche a Bartolozzi lo scudo parlamentare
L’ultimo capitolo del caso Almasri — approdato in Giunta per le autorizzazioni — si era concluso con la richiesta di chiarimenti ai magistrati sul ruolo avuto nella vicenda da Giusi Bartolozzi, la capo gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio indagata per false informazioni. La maggioranza punterebbe a dimostrare il ruolo in concorso di Bartolozzi, così da estendere anche a lei lo scudo parlamentare di cui godrebbero, se l’Aula come verosimile glielo dovesse concedere, oltre al Guardasigilli anche gli altri due indagati, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
La risposta del procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, va in direzione contraria rispetto alle richieste del centrodestra. Con una conseguenza: i due fascicoli non si potrebbero così accorpare e, in secondo luogo, Bartolozzi non potrebbe godere dello scudo riservato agli altri esponenti di governo. “È arrivata oggi presso i nostri uffici la risposta del procuratore di Roma Francesco Lo Voi alla richiesta votata dalla maggioranza di questo organismo parlamentare di poter accedere agli atti relativi alla posizione della dottoressa Giusi Bartolozzi — ha reso noto il presidente della Giunta per le autorizzazioni, Devis Dori —. In buona sostanza e in estrema sintesi, il procuratore conferma l'iscrizione della dottoressa Bartolozzi per il 371-bis cp, cioè false informazioni, e che non si tratta di reato in concorso, quindi non si applica la procedura speciale dell'autorizzazione a procedere. Ribadisco pertanto nuovamente che un caso Bartolozzi in Giunta non esiste”.
Per Nordio, Piantedosi e Mantovano, la Giunta dovrebbe esprimersi tra una settimana, il 30 settembre, mentre la discussione (e il voto) sull’eventuale negazione dell’autorizzazione a procedere dovrebbe approdare in Aula a ottobre. Il centrodestra punterebbe a salvare (anche) Bartolozzi da un eventuale processo. Per questo, ci si attende che il prossimo step possa essere quello di sollevare un conflitto d’attribuzioni dinanzi alla Corte costituzionale. Ma i tempi, com’è evidente, non coincideranno con quelli degli altri tre indagati.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Heil Putin - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 19 settembre, è disponibile in edicola e in app