Politica
25 settembre, 2025L'informativa urgente del ministro della Difesa dopo gli attacchi alle imbarcazioni umanitarie: "Ferma condanna per l'attacco. Vorrei che gli aiuti arrivassero a Gaza e che nessuno subisca danni, ma qualsiasi conseguenza deve essere messa in previsione". E dopo la Fasan, annuncia l'invio di un'altra nave militare
"Quello che vorrei è che gli aiuti umanitari della Global Sumud Flotilla arrivassero a Gaza e che nessuna delle imbarcazioni coinvolte possano avere danni". Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando in un'informativa urgente alla Camera, ha spiegato lo posizione del governo sulla missione umanitaria in rotta verso la Striscia e che ieri - 24 settembre - è stata attaccata da droni in acque internazionali.
Ma, ha aggiunto Crosetto, "il clima è preoccupante. E noi non siamo in grado, una volta usciti in acque internazionali ed entrati nello spazio di uno Stato (Israele, ndr), di garantire la sicurezza. Vorrei che questo fosse chiaro. Non può essere presa come una manifestazione di libertà, quando quella libertà entra in un altro Paese e può essere considerata un atto ostile. Per quanto la nostra capacità di pressione sul quel Paese sia costante - ha garantito il ministro della Difesa - qualsiasi conseguenza deve essere messa in previsione. E noi dobbiamo evitarla".
Ieri, dopo gli attacchi alle imbarcazioni della Flotilla su cui viaggiano anche cittadini italiani - parlamentari e non - Crosetto ha annunciato l'invio in zona della fregata Fasan della Marina militare per prestare eventuale soccorso e assistenza in cui dovesse accadere qualcosa ai nostri connazionali a bordo della missione. E questa mattina, parlando di fronte ai deputati, ha annunciato la partenza di un'altra imbarcazione, la Alpino, partita per raggiungere le imbarcazioni che attualmente sono in acque internazionali nei pressi di Cipro pur non essendo "nostra intenzione - ha sottolineato il titolare della Difesa - muovere le navi militari per fare guerra a uno Stato amico".
E proprio Cipro è stato proposto dal governo italiano come possibile hub di consegna degli aiuti trasportati dalla Flotilla; un piano, quello su cui sta lavorando il governo italiano, che prevedrebbe il coinvolgimenti della Cei e della Chiesa affinché consegni i beni trasportati a borso delle navi umanitarie in cambio dello stop della navigazione per "tutelare le persone a bordo della Flotilla".
"Il governo - ha ribadito chiaramente Crosetto in Aula - esprime la più ferma condanna di quanto avvenuto. Episodi del genere sono totalmente inaccettabili". Poi ha rivendicato i "molti risultati concreti" ottenuti dal governo.
Tornando sulla Flotilla, "mi sono posto una domanda - ha detto Crosetto -: era necessario mettere a repentaglio l'incolumità per portare aiuti a Gaza? E su questo mi sono sentito con nostri parlamentari. Il governo ha sostenuto in maniera significativa la popolazione nella Striscia, siamo in grado in poche ore di portare aiuti. Ho chiesto fino a che punto doveva arrivare la Flotilla. Continueremo a lavorare perchè non accada nessun incidente e chiedo su questo il vostro aiuto".
Schlein: "Tutti contro di lei? Meloni esca dalla megalomania"
"Ministro, ho ascoltato l'onorevole Chiesa e sembrate di due partiti diversi", ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, riferendosi al precedente intervento della deputata di Fratelli d'Italia. "Lei ha appena finito di dire che non vi interessa alimentare la contrapposizione politica, ma lo deve dire agli esponenti del suo partito e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ieri ha detto 'mi sembra si stia esagerando’. Pensavo si riferisse a Netanyahu e invece no, si riferiva alla Global Sumud Flotilla che sta facendo quello che avrebbero dovuto fare i governi europei e l'Unione Europea. Una grande missione umanitaria partita dal basso, pacifica e disarmata che si muove nel pieno solco del diritto internazionale umanitario che prova a rompere l'unica cosa illegale il blocco di aiuti di cibo e di medicine imposto ai palestinesi dal governo di Netanyahu".
Schlein ha proseguito ribadendo la richiesta avanzata da tutte le opposizioni alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di riferire in Parlamento. "Continuiamo a chiedere a Giorgia Meloni di venire in quet'Aula a riferire. Chiediamo il pieno riconoscimento delo Stato di Palestina. Altro che prematuro. Aspettate che non ci sia più niente in Palestina? Gaza - ha ribadito la leader dem è e rimarrà dei palestinesi. Non si può continuare ad avere doppi standard tra Putin e Netanyahu".
"Davvero Meloni pensa che centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza e che tra loro non ce ne fosse nemmeno una che abbia votato per lei? - ha replicato Schlein alle parole della premier che, da New York, ha accusato le piazze pro-Palestina e la missione della Flotilla di essere state architettate per mettere volontariamente in difficoltà il governo -. Davvero pensa che la Flotilla è contro di lei? Esca dalla megalomania. Sulla Flotilla ci sono 44 delegazioni di diversi Paesi". Invede "di insultare i parlamentari che fanno il loro dovere - ha incalzato - il governo convochi l'ambasciatore israeliano per dirgli che attaccare cittadini italiani in acque internazionali su navi che sonno anche italiane è un attacco deliberato al nostro Paese. La Spagna - ha concluso - ha esteso l'immunità ai cittadini spagnoli che sono a bordo, perché l'Italia no?".
Le parole di Formentini (Lega) su Francesca Albanese
Tensioni in Aula si sono verificate quando ha preso la parola Paolo Formentini della Lega, che ha ribadito il "no" del Carroccio al riconoscimento della Palestina "finché c'è Hamas" perché "faremmo un favore ai terroristi". Poi, ha aggiunto: "Non c'è bisogno di spot elettorali e di strumentalizzare missioni umanitarie per creare problemi alla sicurezza nazionale, ma di essere tutti uniti, responsabili e prendere le distanze con fermezza da chi aggredisce le nostre forze dell'ordine e cerca l'incidente. Noi della Lega - ecco le parole più contestate dal centrosinistra - non staremo mai con Carola Rackete che sperona le navi, con Francesca Albanese che semina odio o con l'Ilaria Salis". E "chi urla in quest'Aula 'assassino', fomenta la violenza", ha concluso.
Silvestri (M5s): "Meloni sprizza d'odio mentre si finanza un governo genocida"
Per Francesco Silvestri del M5s, "questo governo sembra una matrioska di posizioni politiche diverse". Crosetto, per il deputato pentastellato, "ha fatto un discorso condivisibile" e "rassicurante", mentre "il suo premier sprizza parole d'odio nei confronti della Flotilla e della reazione popolare che denuncia ciò che accade". E poi c'è anche "un vicepremier (Salvini, ndr) che dice che Netanyahu sta facendo bene a fare quello che fa. Tre posizioni diverse".
"Noi non controlliamo la Flotilla, quello è un movimento indipendente", ha rimarcato Silvestri, rispondendo all'invito di Crosetto alle opposizioni di fare pressioni sulla missioni affinché accetti la mediazione italiana e consegni gli aiuti a Cipro. Poi ha obiettato: "Le acque davanti a Gaza sono palestinesi, non israeliane", e ha puntato il dito contro i "finanziamenti che continuate a dare quel governo (israeliano, ndr)", quindi "quando vi diamo dei complici abbiamo ragione. Quando si finanzia un governo genocida poi non te la cavi con l'assistenza a 200 bambini". Poi, un ultimo affondo contro la presidente del Consiglio: "Meloni, molti Paesi insistono per il riconoscimento dello Stato di Palestina, anche il Papa spinge per la pace. Anche lui è amico di Hamas?".
Bonelli (Avs): "È Meloni a non volere mediazione, cerca lo scontro politico"
"La nostra preoccupazione - ha detto il co-portavoce di Avs, Angelo Bonelli - è che delle imbarcazioni pacifiche possano essere trattate come imbarcazioni militari. Abbiamo apprezzato l'invio della fregata ma non ci ha spiegato le regole di ingaggio. Se ci saranno altri attacchi di droni, quella fregata" si limiterà ad "assistere" la gente a bordo "o abbatterà quei droni?". "Chi vuol far saltare la mediazione è Meloni - ha proseguito -. Quando c'è una mediazione in corso forse il riserbo è auspicabile", la verità è che "Meloni non vuole la mediazione e cerca lo scontro politico" come "cerca uno scontro con le opposizioni".
Boschi (Italia viva): "Da Meloni un eccesso di vittimismo"
Maria Elena Boschi di Italia viva ha ringraziato Crosetto "per le informazioni che ha reso queta mattina anche in modo celere. noi di Italia viva rinnoviamo la disponibilità istituzionale e la volontà di collaborare sui temi che riguardano la Difesa, la difesa dei nostri concittadini anche all'estero e gli impegni geopolitici". Meloni, ha aggiunto, "ha detto che tutto questo è fatto contro di lei, un eccesso di vittimismo. Schlein ha ragione quando sottolienea la differenza tra il suo stile di questa mattina e le parole del presidente del Consiglio che non può usare quella sede internazionale per attaccare le opposizioni".
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