Politica
26 settembre, 2025L’europarlamentare di Avs è in mare con la Global Sumud Flotilla, la flotta civile in rotta verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese stremata da 23 mesi di fame imposta da Israele. Per l’Espresso Scuderi racconta la navigazione
Siamo al settimo giorno di navigazione. La flotta si trova ancora a sud-est di Creta. Ci siamo fermati qui perché ieri sono state necessarie alcune riparazioni tecniche alle imbarcazioni danneggiate negli attacchi dei giorni scorsi. Oggi - 26 settembre -, purtroppo, un nuovo problema ci ha colpiti: la Família Madeira (rinominata Family Gaza City), barca principale della missione e sede di parte dello steering committee, ha subito un’avaria gravissima al motore. È stata costretta a raggiungere il primo porto utile per fermarsi, e questo ha comportato la discesa di alcune persone, mentre altre verranno redistribuite sulle barche restanti.
In questo momento restiamo dunque fermi a Creta, in attesa di capire quando ripartire. Non conosciamo ancora l’orario preciso, ma sarà nelle prossime ore o, al massimo, domani. La rotta rimane la stessa: Gaza.
L’organizzazione ha deciso di non accettare l’offerta del Vaticano. Un’offerta certamente significativa, ma che non risolve il problema strutturale alla radice: l’assedio e il blocco navale illegale. Non creerebbe, infatti, un corridoio umanitario permanente, previsto dal diritto internazionale, che garantisca un accesso sicuro e sostenibile agli aiuti, senza l’intermediazione israeliana. Oggi, invece, gli aiuti entrano solo in quantità minime, controllati e centellinati, mentre la popolazione palestinese è costretta in uno stato di carestia permanente.
Per questo vogliamo continuare il viaggio: per mantenere alta la pressione e chiedere la creazione di un corridoio umanitario stabile e reale. Gaza resta al centro del nostro pensiero, la ragione che ci dà determinazione a proseguire, anche davanti alle difficoltà. Le notizie che ci arrivano sono sempre più violente e sanguinose, e ci ricordano perché siamo qui.
Alcuni compagni hanno dovuto abbandonare la missione: chi perché ha perso la propria barca a causa dei danni tecnici, chi per motivi personali o lavorativi, dal momento che la navigazione si sta protraendo più del previsto. Ci seguiranno da terra. Nonostante questo, la flotta rimane compatta, unita e determinata a portare avanti la missione.
Il messaggio a Mattarella
Voglio rivolgere un profondo ringraziamento al presidente Sergio Mattarella per le parole utilizzate nei confronti della Flotilla. Parole che sottolineano l’importanza della missione, a differenza di chi, come la premier Meloni, ha parlato di irresponsabilità. A Gaza c’è un’intera popolazione in carestia, che sta subendo un genocidio e una pulizia etnica da parte di un governo israeliano che, contrariamente a quanto afferma la sua propaganda, non fa arrivare gli aiuti. Di fronte a tutto questo, è cruciale chiedere e fare pressione per l’apertura di corridoi umanitari permanenti. Al presidente Mattarella chiediamo di sostenere la richiesta di aprire corridoi umanitari sotto il controllo dell’Onu. Il nostro obiettivo è che si riesca a riaffermare pacificamente il primato del diritto internazionale laddove a prevalere invece sono purtroppo ancora le armi e la violenza.
La raccolta e l'editing delle "pagine" del diario è a cura di Lidia Ginestra Giuffrida
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