Televisione
27 ottobre, 2025Il presidente della commissione Cultura della Camera, di Fratelli d'Italia, critica la puntata sulla nomina di Beatrice Venezi a La Fenice: "Il giornalista" non era "interessato alle risposte, ma solo ad affermare la tesi preconcetta contenuta nelle sue domande"
Riparte Report e, puntuali, ripartono le polemiche sui suoi servizi e sulle sue inchieste. Mentre era ancora in corso la puntata — la prima della nuova stagione, la prima dopo l’attentato subito da Sigfrido Ranucci — era stato Francesco Giubilei a contestare un servizio della trasmissione sulle fondazioni conservatrici, in cui veniva citato lui e la sua “Nazione Futura”. Oggi, invece, è il turno del presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone di Fratelli d’Italia.
"Quello di Report non è giornalismo d'inchiesta, ma giornalismo militante che ha provocato infiniti danni, anche economici, alla Rai. La puntata di ieri è stata l'ennesimo 'minestrone' di fatti in gran parte legali e legittimi, mescolati con nomine fiduciarie, comunque legittime, presentato in modo fuorviante — ha detto il meloniano all’Adnkronos —. Questo tipo di giornalismo è interessato solo a confermare le proprie tesi, non a cercare la verità oggettiva”.
Mollicone è stato intervistato in momenti diversi della trasmissione. In particolare, per un commento sulle polemiche che sono montate intorno alla nomina a direttrice d’orchestra di Beatrice Venezi al teatro La Fenice di Venezia. Una designazione che avrebbe tutto il sapore di una nomina politica, come sostengono da settimane le maestranze de La Fenice in sciopero intervistate da Report.
Secondo Mollicone, ”nella puntata è stata tagliata la parte in cui, oltre a spiegare che le nomine sono nel pieno rispetto della legge, invitavo il giornalista a venire a Montecitorio per approfondire come nelle legislature precedenti, i ministri passati (come Franceschini Bonisoli, Bondi) effettuavano nomine analoghe in modo altrettanto legittimo". Per Mollicone, "il giornalista" non era "interessato alle risposte, ma solo ad affermare la tesi preconcetta contenuta nelle sue domande".
L'esponente di FdI difende dunque la nomina di Venezi, sostenendo una "disparità di trattamento rispetto a casi passati" e cita l'esempio di Diego Matheuz, nominato alla Fenice da Claudio Abbado "con soli tre anni di esperienza", mentre Venezi "vanta un'esperienza enormemente superiore, con 160 concerti sinfonici e 40 opere dirette. Fa bene a querelare tutti quelli che continuano a diffamarla”.
Poi ribadisce che quello di Report "è un giornalismo militante che serve solo ad attaccare il governo, gli esponenti di governo e tutti coloro che hanno l'ardire di manifestare una simpatia per questo governo". Su questo "chiediamo l'intervento della Rai". E conclude: "Pur avendo espresso solidarietà a Sigfrido Ranucci — e siamo stati tra i primi a farlo —, questo non ci impedisce di criticare duramente il format e il modus operandi del programma" che di fatto "vuole impedire al governo di centrodestra di governare e di nominare, secondo la legge, persone che riteniamo meritevoli".
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